APPELLO ALLE PERSONE RAGIONEVOLI E DI BUONA VOLONTA’:
L’azione emendativa svolta in Consiglio comunale nei confronti del progetto di PGT presentato dalla Giunta, pur avendo ottenuto qualche risultato per quanto riguarda il contenimento degli indici perequativi sulle aree dei parchi territoriali e l’inserimento di quote di edilizia sociale nei più rilevanti ambiti di trasformazione urbana lascia irrisolti altri aspetti critici fondamentali del Piano e cioè principalmente:
- La totale mancanza di un quadro di riferimento per la pianificazione dell’intera area metropolitana milanese ( dove vive una popolazione complessiva che è il quadruplo di quella del capoluogo ) in contrasto con quanto avviene in quasi tutte le aree metropolitane europee.. La conseguenza certa sarà uno scontro competitivo con i comuni dell’hinterland, a tutto danno dell’efficienza dell’intero sistema metropolitano.
- Le quantità edificatorie complessive create sono del tutto avulse dalla reale dinamica demografica e della produzione edilizia, in rapporto alle quali i volumi messi a disposizione dal piano sono sufficienti per alimentare la domanda edilizia per cinquanta o cento di anni: il che rende il piano un mostruoso non-piano, paragonabile ai prodotti peggiori dell’urbanistica del fascismo. Gli effetti di questo abnorme sovradimensionamento saranno: cantieri infiniti e discrasia temporale tra realizzazione dei nuovi quartieri e sviluppo del trasporto pubblico e dei servizi
- Gli indici edificatori vengono aumentati sino ad oltre 1 mq/mq rispetto allo 0,65-0,75 attuale : ciò significa per un verso una riduzione delle dotazioni pubbliche al limite minimo imposto dalla legislazione nazionale del 1968 (18 mq/abitante) o addirittura al di sotto del limite stesso, quando il resto delle regioni italiane è attestato attorno a valori di 24-28 mq/abitante e per altro verso, un ingiustificato e significativo incremento della rendita fondiaria.
- Il piano rinuncia ogni programmazione del mix funzionale, ed in particolare dei rapporti tra residenza e terziario con conseguenze imprevedibili sul sistema della mobilità e sulla vivibilità dei quartieri, a differenza di quanto avviene in tutto il mondo, dove i grandi attrattori terziari vengono accuratamente programmati e adeguatamente serviti, mentre i nuovi quartieri residenziali vengono sistematicamente protetti dalle interferenze più invasive.
- Il meccanismo perequativo immaginato è incontrollato, farraginoso, probabilmente irrealizzabile e viene illegittimamente esteso alle aree agricole, creando un mercato finanziario di diritti edificatori dei quali non è prevedibile dove, come e quando si trasformeranno in scelte insediative
- Le aree di proprietà pubblica (ex scali ferroviari, ex caserme) che il PGT vuole rendere massicciamente edificabili per fare cassa devono invece essere destinate a risarcire la città del verde mancante e a garantire grandi quote di edilizia sociale, come normalmente avviene negli altri paesi europei.
- La previsione del tunnel automobilistico deve essere non rinviata, ma cancellata. Essa contraddice ogni assunto di sostenibilità ambientale a parole enunciato dal piano, e rivela la mancanza di fede della stessa Giunta nelle sue stesse proposte in materia di sviluppo delle linee del trasporto pubblico.
- Il Piano deve essere l’occasione per garantire che la destinazione d’uso finale delle aree dell’Expò 2015 non sia quello edificatorio privato, ma che se ne consolidi la destinazione pubblica permanente con meccanismi perequativi simili a quelli proposti per i parchi territoriali.
Facciamo quindi appello alle forze politiche perché, affrontando compiutamente e nei tempi richiesti tali aspetti, diano prova della volontà reale di farsi difensori civici dell’interesse collettivo della città, fermando la corsa di questo terribile progetto
Sergio Brenna- Docente Politecnico
Giuseppe Boatti- Docente Politecnico
Giancarlo Consonni –Docente Politecnico
Graziella Tonon –Docente Politecnico
Antonello Boatti-Docente Politecnico
Jacopo Gardella – Architetto
Lodovico Meneghetti – Urbanista.
Luca Beltrami Gadola – Giornalista
Guglielmo Mozzoni – Architetto-Ideatore della "Citta’ Ideale"
Valeria Erba –Docente Politecnico
Federico Oliva- Presidente INU
Vittorio Gregotti – Professore
Augusto Cagnardi – Architetto
Michele Reginaldi – Architetto
Gae Aulenti – Architetto
Gillo Dorfles – Critico d’Arte
Beppe Caravita – Giornalista
Maria Cristina Treu –Docente Politecnico
Pierluigi Paolillo –Docente del Politecnico-
Giuliano Pisapia – Avvocato
Philippe Daverio –Critico d’Arte
Dario Fo- Premio Nobel
Franca Rame-Attrice
Guido Artom – Imprenditore
Davide Adriano – Architetto
Gabriele Adriano - Architetto
Alessandro Guerriero –Designer
Paolo Atzori – Designer
Bruno Nacci –Consulente editoriale
Tomaso Kemeny – Poeta
Umberto Fiori - Poeta
Inge Feltrinelli – Editore
Jacopo Casoni –Giornalista di Telenova
Arnaldo Pomodoro – Scultore
Teresa Pomodoro –Segretario Generale Fondazione " Arnaldo Pomodoro"
Maria Luisa Meneghetti – Docente Università di Milano-Lettere
Cesare Segre – Accademico dei Lincei – Critico Letterario