.: Cineforum del Circolo: La jetée - La mia notte con Maude
Segnalato da:
Antonella Fachin - Venerdì, 4 Settembre, 2009 - 17:15
Di cosa si tratta:
Cari amici del Cineforum,

abbiamo il piacere di presentarvi la rassegna cinematografica che inaugurerà la stagione 2009-2010 del Cineforum del Circolo, e che è risultata essere la più votata dal nostro pubblico in un sondaggio proposto nel corso della scorsa annata:

François, Jean-Luc e (affettuosamente) gli altri
A 50 anni dalla Nouvelle Vague
I protagonisti, le loro idee, la loro evoluzione, i loro maestri.
Piccola storia di una stagione breve ma intensa che ha cambiato
il modo di intendere il cinema.


Nel corso di sette incontri, curati da Marcello Perucca, verranno proiettati film e cortometraggi dei principali registi appartenenti alla Nouvelle Vague o in qualche modo vicini ad essa.
Ogni serata sarà, inoltre, impreziosita dalla proiezione di sequenze di altri film particolarmente significativi o da documenti utili a comprendere cos'è stato quel breve, ma intenso, fenomeno.

Il programma:

                  
lunedì  19 ottobre 2009
                   Chris Marker:    La jetée   (1963)
                   Eric Rohmer:    La mia notte con Maude (1969)

LA JETEE
(1963)
Regia di Chris Marker
Fotografia: Jean Chabaut
Musiche: Trevor Duncan
Voce over: Jean Negroni
Interpreti: Davos Hanich, Hélène Chatelain, Jacques Ledoux
Sulla piattaforma dell'aeroporto di Orly la morte di un uomo di cui all'inizio non sappiamo l'identità è associata allo scoppio della Terza guerra mondiale. I superstiti della catastrofe nucleare sono nei rifugi sotterranei. Si inviano emissari affinché il passato e il futuro soccorrano il presente. Durante i suoi lunghi e penosi viaggi l'uomo ritrova l'immagine che l'ossessiona: quando all'aeroporto di Orly corre verso la donna amata comprende il significato dell'evento iniziale.
 (…) Cortometraggio in bianconero a foto fisse e ferme – se si toglie uno zoom all'inizio e due o tre altri in un momento in cui la storia va nel futuro – in cui si afferma “una identità tra il grande e il piccolo, l'individuale e l'universale ... introduce un tema che sarà tipico della fantascienza francese nouvellevaguista, quello del viaggio nel tempo” (A. Farassino). Allucinato, vertiginoso, originale. Vincitore del primo Festival di fantascienza di Trieste nel 1963.  (…)
(Il Morandini - Dizionario dei film)

LA MIA NOTTE CON MAUD
(Ma nuit chez Maud, 1969)
Regia : Eric Rohmer
Sceneggiatura: Eric Rohmer
Fotografia : Nestor Almendros
Interpreti: Jean-Louis Trintignant, Françoise Fabian, Antoine Vitez, Marie-Christine Barrault
 

A Clermont-Ferrand un ingegnere della Michelin nota in chiesa una ragazza che non osa abbordare. La sera di Natale è invitato da un amico marxista a casa di Maud, libera pensatrice e divorziata. Costretto a passare la notte da lei, non si permette che un bacio. Il giorno dopo si decide a incontrare la ragazza. Cinque anni dopo incontra casualmente Maud, ma ora è sposato con Françoise, la ragazza della chiesa, e contento. Terzo dei “racconti morali” di E. Rohmer, fa perno su un dilemma morale, fondato sulla fedeltà alla scelta più che alla persona. Il protagonista-narratore respinge la seconda donna (Maud) in virtù della sua scelta iniziale (Françoise): ha scelto quel che non ha o addirittura, come qui, quel che non conosce. Optando per Françoise, donna sognata, contro Maud, donna conosciuta, sceglie l'idealità dell'archetipo contro la pericolosità del reale. Geometrica precisione dell'intreccio, giustezza di dialoghi, fluidità della scrittura (fotografia di Nestor Almendros), verità dei personaggi.

(Il Morandini – Dizionario dei film)
 

La mia notte con Maud è l’esatto opposto di un grido per la rivoluzione. Ci tocca con le qualità più classiche: analisi psicologica, acutezza, sensibilità, precisione. Una nota pura e chiara che penetra la cacofonia circostante, questa cadenza mozartiana “tiene” ancora. Sia che stia mostrando una tranquilla vita provinciale, o il valzer dell’esitazione di un ingegnere diviso tra il suo cristianesimo, il suo gusto per la matematica, i suoi problemi amorosi e la sua avversione per Pascal, Rohmer dimostra in modo abbagliante a quali altezze può giungere un regista quando le regole vengono dettate dall’intelligenza. (…)

(Gilles Jacob, Nouvelles littéraires, n. 22, maggio 1969)


lunedì  26 ottobre 2009
                   Jacques Becker:     Il buco   (1959)

inizio serata:  ore 21  

presso il    Circolo Familiare di Unità Proletaria
Viale Monza 140 - Milano  (MM1 fermata  "Turro" e/o "Gorla",  bus 44, 86)


Sul nostro sito sono disponibili informazioni e notizie relative alla nostra programmazione.

Cineforum del Circolo
Viale Monza 140 - Milano

email:    info@cineforumdelcircolo.it
sito:       www.cineforumdelcircolo.it

Dove:
viale Monza 140
Quando:
Da Lunedì 19 Ottobre - 20:00 a Lunedì 19 Ottobre - 22:15
Chi organizza:
Cineforum del Circolo Familiare di Unità Proletaria