.: Discussione: Scuole Civiche, Moioli: "Garantiamo continuità agli alunni e agli insegnanti"
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Da milano.corriere.it:
Incontro tra la Moioli e i consiglieri del PdL Licei civici, il Comune fa un passo indietro I prof: non basta, avanti con la protesta Riattivata la terza del liceo classico serale Gandhi. I docenti: «Resta un’ottantina di ragazzi a spasso» MILANO - Il Comune fa un passo indietro sulle scuole civiche e riattiva l’ultima classe del liceo classico serale Gandhi. Ma per studenti e docenti non è sufficiente: «È una presa in giro, la protesta andrà avanti», avvertono i prof Paola Filice e Giorgio Bonera. «Ci sono ancora un’ottantina di ragazzi a spasso». Lo spiraglio arriva nel primo pomeriggio a Palazzo Marino. L’assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali, Mariolina Moioli, incontra i consiglieri del Pdl intenzionati a puntare i piedi per il mantenimento del servizio «anche se in un’ottica di razionalizzazione», come precisa il capogruppo Giulio Gallera. La Moioli, però, sventola sotto il naso dei consiglieri l’accordo appena firmato con i sindacati (tranne Cgil, Rsu e Sdl) e alla fine tutti sono soddisfatti. Anche la Lega parla di «primi passi in avanti». Non solo per la riapertura della terza liceo, ma anche «per il percorso di accompagnamento e inserimento promesso per tutti gli ex studenti dell’Ipia in analoghe strutture statali», segnala il lumbard Matteo Salvini. «Per l’anno scolastico appena iniziato — annuncia l’assessore — riattiveremo la terza classe del liceo serale Gandhi, a condizione che sia frequentata da almeno 10 studenti, e tutte le classi previste dall’informativa di giunta di luglio». La Moioli precisa che l’intesa con Cisl, Uil, Diccap e Csa è stata raggiunta anche sul criterio per la formulazione delle graduatorie: «Le cattedre — puntualizza l’assessore — saranno assegnate tenendo conto innanzitutto dell’anzianità di servizio maturata nell’ente con un contratto a tempo indeterminato». La Moioli riferisce inoltre che il Comune sta lavorando con la Provincia per aprire a Milano il primo centro provinciale per l’istruzione degli adulti (Cpia), per poter «riorganizzare l’offerta formativa e dare risposte più attuali alle esigenze degli studenti». Infine i numeri: «Il Comune ogni anno spende per le sue scuole paritarie oltre 57 milioni di euro — ricorda l’assessore — per un totale di 2416 alunni». Il messaggio è chiaro: «Che non si dica che neghiamo il diritto allo studio». Ma nelle civiche il clima resta infuocato. L’accordo è ritenuto un «contentino», per di più «pasticciato». «Viene riaperta una classe ma 9 restano chiuse — attacca Giorgio Bonera, che è anche delegato Rsu — I liceali non hanno alternative: sono senza scuola. E poi è una grandissima bugia che per le prime classi non ci sono iscritti». Rossella Verga 01 ottobre 2009 |
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