Le educatrici (e le ausiliare) rischiano di perdere un posto di lavoro già di per sè poco retribuito. Qual è la posizione del comune di Milano rispetto a questo problema?
Sapete, inoltre, che i soggetti privati che probabilmente subentrerebbero in seguito all'abbandono delle cooperative spesso non garantiscono lo stesso standard qualitativo garantito dalle cooperative stesse?
Inoltre... com'è possibile, dal momento che le cooperative si ritirano per la "scarsezza economica" del bando, che soggetti privati garantiscano non solo lo stesso servizio, ma uno migliore? Forse sottopagando ulteriormente i lavoratori? Oppure non garantendo il rapporto educatrice/bambino (come, peraltro, accade spesso nei nidi privati)?
Ringrazio sin d'ora per ogni eventuale risposta.
In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 20 Lug 2009 - 20:41