Occorre fare chiarezza su un punto: la trasparenza e il consolidamento dei meccanismi attraverso i quali può essere esercitato il "controllo sociale" sull'attività svolta in Consiglio comunale dai cittadini eletti, rappresentano una sorta di pre-requisito, una precondizione indispensabile affinchè la partecipazione e la democrazia municipale siano parole non vuote, ma prassi effettiva. E, come consigliere che dall'inizio ha messo al primo posto dell'agenda questi obiettivi, riconosco la sensibilità e l'importanza dell'impegno svolto dal presidente Manfredi Palmeri nell'interesse di tutta la città. Diverso il discorso giustamente posto dalla sig.ra Cecilia Bonatti: perchè politica non è solo forma ma anche sostanza, perchè la verifica finale del "servizio civico" reso alla città e ai cittadini da parte dei consiglieri non si misura in chili di mozioni presentare e di delibere votate, ma nel numero e nella qualità dei problemi concreti risolti.
Sono tuttavia convinto che i meccanismi di controllo dell'attività dell'eletto da parte dell'elettore (certamente da affinare sotto il profilo qualitativo) siano l'unico strumento realmente in grado di consentire a ognuno di noi di scegliere consapevolmente, nell'interesse proprio e della comunità, quando arriva il momento di deporre la scheda nell'urna.
Enrico Fedrighini
Consigliere comunale di Milano, gruppo Verdi
In risposta al messaggio di Cecilia Bonatti inserito il 29 Ago 2009 - 06:49