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Dal sito Web del Comune di Milano: Abbazia di Chiaravalle. Commissione per la liberazione della cultura Il richiamo del Sindaco agli esperti intervenuti affinché si facciano "ambasciatori" di un processo che deve veder coinvolti tutti i milanesi, le università e le imprese per valorizzare i giovani, i luoghi, il sociale. L'assessore Finazzer Flory: "Milano non va intesa solo come luogo e oggetto, ma anche come istituzione che libera poesia e potenzialità, tradizione e talenti" Milano, 4 aprile 2009 – La cultura come elemento aggregate e al tempo stesso leva di vera innovazione sociale, con uno sguardo ai giovani, all’internazionalizzazione, alle nuove tecnologie e all’integrazione. “La cultura – ha detto il Sindaco di Milano Letizia Moratti, partecipando stamane, all’Abbazia di Chiaravalle, al terzo incontro della Commissione per la liberazione della cultura - è l'elemento su cui insieme costruiremo la Milano del futuro, perché la cultura valorizza i luoghi, i talenti e gli aspetti sociali di una città”.
Il sindaco ha però sottolineato come il successo della Commissione, voluta dall'assessore Massimiliano Finazzer Flory, sia strettamente legato a “un clima e a un lavoro di forte condivisione”, in grado di coinvolgere i protagonisti più diversi, dalle piccole medie imprese, alle università e dovrà essere soprattutto capace di promuovere la partecipazione dei cittadini. “La città – ha aggiunto il Sindaco - deve credere nella cultura e quindi deve potervi pianamente partecipare. Perché – ha notato - la vera cultura è una cultura diffusa, con una forte vocazione sociale”. Altro tema toccato dalla Moratti è stato quello riguardante l’apertura della città verso il mondo, notando l’importanza del turismo e dei rapporti internazionali “perché – ha commentato - la cultura aiuta le comunità a integrarsi reciprocamente, aiuta a farci apprezzare all’estero e, al tempo stesso, la cultura ci fa conoscere la storia e le tradizioni altrui”. "Dovete aiutarci - è stato l'appello del sindaco agli esperti della Commissione - a essere ambasciatori della cultura”. “Milano – dichiara l'assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory – non va intesa solo come luogo e oggetto, ma anche come istituzione che libera poesia e potenzialità, tradizione e talenti. Dove la città diventa una casa per riunire saperi e sapori”. La commissione ora sarà divisa in cinque sottogruppi: città e bellezza, cultura e impresa, formazione ed esperienza, scienza in società e multimedia e musei. |
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