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Parecchi secoli dopo i nostri giorni: solito scenario di ricerca archeologica: un curioso fenomeno fisico-chimico ha fatto sì che su una lastra di marmo emersa dagli scavi siano rimaste impresse parole a stampa. E' subito evidente per l'archeologo, dotato di solida cultura del passato, che trattasi di caratteri a stampa e provenienti da uno di quegli oggetti che venivano un tempo chiamati "giornali". Il nostro archeologo ha ben presente la storia della loro scomparsa, e il ritrovamento di un reperto che ne reca ai posteri la esistenza è per lui fonte di gioia. Ma vedremo poi come altrettanta soddisfazione riempia l'animo dello studioso del linguaggio del primo periodo del secolo XXI. Il reperto rimasto miracolosamente impresso reca anche una data: 16 giugno 2009. Parzialmente illeggibile quello che doveva essere il titolo della "testata" e' assolutamente evidente tuttavia quello che veniva chiamato - anche questo l'archeologo ricorda - "titolo dell'articolo", che tuttavia deve sottoporre alla visione del linguista, che traduce esattamente: "Rom, ultimatum a Trenitalia "Ora ripulite le vostre aree". Il linguista scuote il capo e, rivolto al collega archeologo, afferma: "Vedi quel "ripulire" ? E' sintomatico di un periodo preciso...Ma non aggiunge altro se non: ..."si comprende bene, dall'uso del linguaggio, quanto venne poi. E non fu un periodo felice. Per fortuna ora siamo lontani da quei giorni, davvero una fortuna..."
In risposta al messaggio di Germana Pisa inserito il 27 Mar 2009 - 16:47