Il quartiere Valsesia, che esiste da oltre trent'anni, è ricco di verde, è tranquillo, non ci sono particolari problemi di degrado o microcriminalità, ma niente negozi, né scuole materne, elementari e medie, né campi-giochi, benché tutte previsioni del Piano di Zona esecutivo, che negli anni '70 prefigurava un quartiere modello dotato anche di uffici pubblici e attrezzature socio-culturali, persino un cinema, una biblioteca e la sede del Consiglio di zona.
È risultato un quartiere dormitorio, dove non esiste neanche un bar, un negozio, una piazza, per oltre 1.000 famiglie.

C'è solo un asilo-nido e la chiesa. Il centro sportivo è stato realizzato volontariamente dagli abitanti. Con grande fatica ho ottenuto alcuni risultati: un'edicola, delle fontanelle, la dotazione di attrezzature per i 3 campi-giochi e i campi sportivi del parco, le cassette postali, lo sgombero di alcuni degli orti abusivi che ne affliggono il perimetro.
Il Comune non dimostra nemmeno la volontà d'insediare un mercato ambulante che troverebbe comodamente posto in un ampio parcheggio sottoutilizzato.

Gli abitanti oggi scontano gli errori e l’inconcludenza delle passate amministrazioni cittadine e il disinteresse dell’attuale (nonostante le oltre mille firme raccolte su tali problemi).