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Ho abitato per un po' di anni in l.go Gelsomini e devo ammettere che la situazione in cui ha sempre versato è deprimente.
Come scrive Gianfranco de Gaetani, dovendo giustamente mantenere un certo numero di posti auto per i residenti - i palazzi che si affacciano sul largo sono perlopiù sprovvisti di box - una buona soluzione sarebbe quella di restringere un poco il giardino per favorire posti a lisca di pesce sia sul lato del giardino sia sul lato delle case. In tal modo si potrebbe eliminare lo squallido, malridotto e malfrequentato parcheggio centrale, riqualificandolo e rendendo l'area fruibile. Tale operazione non sarebbe molto costosa.
Un po' più costoso ma molto, molto bello, sarebbe invece rendere parco quella striscia di terra inutilizzata da decenni, che separa l'ex Gnocchi dalla parrocchia di S.Curato d'Ars; e, perché no, fare ordine nei dintorni di piazza Negrelli, creando un parco collegato a sud al parco Barona (ex parco Teramo), e a nord tramite un ponte ciclabile sul Naviglio Grande con il Giambellino. Un progetto un po' più costoso, sì, ma comunque alla portata del Comune. Di fatto si collegherebbe "via bici" un quartiere molto popolato (l.go Giambellino) con la campagna della Barona.
Ma mi rendo conto che un progetto del genere, che in città come Monaco di Baviera sarebbe "prassi quotidiana", da noi è impensabile, pura fantascienza. Perché rendere la città più vivibile, quando "costruendo" i terreni rendono di più? E infatti, per chi non lo sapesse, l'angolo di campagna appena a sud di p.za Negrelli sta sparendo, sostituito da villette a schiera.
Gianfranco Bottarelli
In risposta al messaggio di Gianfranco De Gaetani inserito il 31 Mar 2009 - 20:17