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Da milano.corriere.it:
l'intervista Stanca: più collaborazione nel futuro di Expo, ma serve chiarezza sui ruoli L’amministratore delegato dell’evento del 2015: le istituzioni devono tracciare le linee guida, poi spetta ai manager mettere in atto il programma Collaborazione sì, ma nella piena distinzione dei ruoli: le istituzioni che dettano la linea strategica, la società che gestisce e realizza l’Expo. Lucio Stanca, amministratore delegato di Expo 2015, è a un punto di svolta. Terminata la fase di avvio della società si entra nella fase operativa. A settembre non si potrà più scherzare. Sarà necessario andare spediti come fulmini. Senza confusione di ruoli. Stanca mette i puntini sulle i. Evita qualsiasi polemica. Ma la posizione è netta: «L’Expo si realizza solo con la piena collaborazione di tutti. Non solo delle istituzioni, ma, ribadisco, di tutti. Però all’interno di questa collaborazione ci vuole chiarezza sul ruolo di ciascuno. Solo così si garantisce l’efficienza della società». A chi o a che cosa si riferisce? «Alla distinzione dei ruoli. La politica deve dare la linea. Poi spetta alla società dare attuazione a questa linea. Prendiamo gli Stati generali che sono stati un momento di grande partecipazione e di grandi contributi. Ora tocca alla società raccogliere le idee e realizzarle. Tutto ciò nella massima collaborazione con le istituzioni. Anche perché la società non potrà mai avere tutte le competenze per realizzare Expo. Lo possiamo fare solo in alleanza con le altre istituzioni». Ci sarà più collaborazione nel futuro di Expo secondo Lucio Stanca, ma serve chiarezza Pubblicato da Arianna Ascione, Blogosfere staff alle 09:59 in Milano politica Per la buona riuscita di Expo serve collaborazione, ma allo stesso tempo serve anche una chiara distinzione dei ruoli. Questa la ricetta giusta secondo l'ad Lucio Stanca, che ha rilasciato un'intervista al Corriere pubblicata questa mattina. Lo aveva già detto qualche giorno fa dopo l'ultimo consiglio di amministrazione prima della pausa estiva: è finita la cosiddetta "fase inerziale". Bisogna rimboccarsi le maniche già da settembre per arrivare pronti alla registrazione del maggio del 2010, termine ultimo per consegnare il progetto al Bie. L'importante è che ci sia, come già detto, collaborazione: "L'Expo si realizza solo con la piena collaborazione di tutti. Non solo delle istituzioni, ma, ribadisco, di tutti. Però all'interno di questa collaborazione ci vuole chiarezza sul ruolo di ciascuno. Solo così si garantisce l'efficienza della società" Stanca si riferisce in modo particolare "Alla distinzione dei ruoli. La politica deve dare la linea. Poi spetta alla società dare attuazione a questa linea. Prendiamo gli Stati Generali che sono stati un momento di grande partecipazione e di grandi contributi. Ora tocca alla società raccogliere le idee e realizzarle. Tutto ciò nella massima collaborazione con le istituzioni. Anche perché la società non potrà mai avere tutte le competenze per realizzare Expo. Lo possiamo fare solo in alleanza con le altre istituzioni" La scorsa settimana avevamo seguito la due giorni degli Stati Generali: era stata predisposta una diretta video e una diretta su Twitter (qui il primo, qui il secondo giorno). Secondo Stanca manca una separazione netta tra i ruoli, tra il ruolo politico e quello gestionale. Ma non solo. L'importante è che "si realizzi a pieno la governance prevista nel decreto del presidente del Consiglio. Abbiamo tutti gli strumenti per avere un momento politico. Darà più forza alla società. E più efficienza" La cosa fondamentale è che le cose si stiano muovendo per davvero. L'ad infatti tranquillizza: "Non è vero che siamo fermi e non è vero che pensiamo solo al sito. La società si è già messa in moto. Il masterplan, anzi, il piano urbanistico lo vedrete a settembre" |
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