Questo sito utilizza cookie anche di terze parti. Per avere maggiori informazioni e per negare il tuo consenso all'utilizzo dei cookie clicca qui. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie.OK
Per opportuna informazione pubblico il comunicato del NAGA che ieri ha subito la "visita" delle forze dell'ordine: è questo il modo di perseguire i delinquenti a Milano? verificare i permessi di richiedenti asilo, rifugiati e vittime della tortura?!?!
E tutte le varie criminalità organizzate che operano nel settore degli appalti, attraverso infiltrazione di "amici e parenti", corruzione e concussione, nel settore dello spaccio di droga nei locali pubblici e per strada, nel mondo della prostituzione e dello sfruttamento di donne sud-americane, dell'est europa e dell'africa, nel mondo dei furti di auto e negli appartamenti e conseguente ricettazione ?... continuano a operare indisturbate perchè i controlli vengono fatti ai volontari del NAGA e ai loro assistiti!!! Questa è l'assurda conseguenza del sinonimo che questa destra ha in testa: clandestino = delinquente. Non è vero! Delinquenti possono essere persone in regola con i permessi di soggiorno. Persone oneste e gran lavoratrici possono essere stranieri non in regola con il permesso di soggiorno, in quanto scaduto e dopo mesi e mesi non ancora rinnovato (ho saputo che alcuni stranieri hanno ricevuto dalla Prefettura rinnovi di permesso che erano già scaduti al momento del ritiro!!!) Agli italiani all'estero questo non succedeva: in Inghilterra ad esempio il rinnovo veniva rilasciato nel giro di un paio di giorni!!!
Cordiali saluti a tutte/i Antonella Fachin Consigliera di Zona 3 Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano Facebook: Antonella Fachin -------------------------------------------------
Giornate difficili da dimenticare
17/02/2010
Dal 2001 il Naga ha aperto in via Grigna a Milano un centro di assistenza e socializzazione per richiedenti asilo, rifugiati e vittime della tortura. Per la prima volta oggi, dopo quasi 10 anni di attività, i nostri volontari hanno trovato al momento dell'apertura, davanti al Centro, una camionetta dell'esercito con due militari ed un carabiniere.
Le forze dell'ordine hanno chiesto l'esibizione del permesso di soggiorno a tutti i cittadini stranieri presenti che, in quanto richiedenti asilo e rifugiati, ne erano in possesso. Non è stato, inoltre, giustificato in alcun modo il motivo della "visita".
"Il Naga esprime estrema preoccupazione di fronte a quanto accaduto: un controllo immotivato ed invasivo di una realtà che si occupa di tutela e difesa dei diritti di una categoria particolarmente vulnerabile" dichiara Pietro Massarotto presidente del Naga, "Denunciamo una prassi ed una politica che criminalizza continuamente l'immigrazione e riesce, almeno da un decennio, a compattare i cittadini italiani su un'idea astratta e presunta d'identità nazionale.
"Ieri abbiamo assistito all'oscena persecuzione nei confronti dei cittadini rom sgomberati da Segrate e poi inseguiti ovunque si fermassero per trovare un rifugio. Oggi la 'visita' al nostro Centro: tutto ciò contribuisce a creare un clima di paura, violenza e discriminazione e a rendere l'aria di questa città sempre più irrespirabile" dichiara Italo Siena fondatore del Centro Naga-Har "Inoltre quello che ci colpisce è come questi 'episodi' avvengano nell'indifferenza più totale".
Invitiamo tutte le realtà impegnate nella difesa dei diritti dei cittadini stranieri ed alzare il livello di attenzione e di monitorare e denunciare ogni forma di violazione dei diritti, di razzismo e discriminazione. In ogni caso, il Naga, andrà avanti.
In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 18 Feb 2010 - 11:47