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in città è attiva da 15 anni l'associazione dei volontari di strada d'emergenza Sicurezza, il modello City Angels Mario Furlan: «Sì alle ronde, ma solo se apolitiche e composte da persone preparate. No ai Rambo» MILANO - Nel giorno del «via libera» al decreto anti-stupri, anche a Milano si discute di «ronde» di volontari e di altri provvedimenti per aumentare la sicurezza dei cittadini. Anche perché uno dei «modelli» proposti dal ministro dell'Interno Roberto Maroni ha profonde radici nel capoluogo lombardo: si tratta dell'associazione dei City Angels, nata appunto a Milano 15 anni fa e ora diffusa anche in altre città d'Italia. Il fondatore e presidente dei City Angels, Mario Furlan, è rimasto piacevolmente sorpreso dal riferimento fatto da Maroni. «Siamo soddisfatti che il ministro abbia riconosciuto la nostra serietà e il lavoro che svolgiamo da anni a presidio del territorio - dice Furlan - e d’accordo sull’ipotesi di ronde di cittadini, ma a patto che siano composte da persone con la testa sulle spalle e appositamente formate. I volontari non devono andare "in cerca del nemico", ma sentirsi come angeli in cerca di persone da aiutare». LA MORATTI: «GIA' FATTO» - Per il sindaco Letizia Moratti, il pacchetto sicurezza appena varato non rappresenta un inedito per Milano, ma in pratica sancisce misure già adottate nel capoluogo lombardo. «Non le chiamerei ronde, quelle del pacchetto sicurezza - ha detto la Moratti-. Sono modalità con cui i Comuni si possono organizzare per rafforzare la sicurezza. Milano lo ha già fatto con bandi che danno ad alcune associazioni modalità di lavoro comune per presidiare il territorio. Si prosegue in una strada già tracciata». «APARTITICI E NON ESALTATI» - Il presidente dei City Angels Mario Furlan delinea alcune caratteristiche degli aspiranti volontari per la sicurezza: «Devono essere gente qualificata, preparata e formata da specifici corsi. Niente "Rambo", estremisti, violenti, xenofobi, razzisti ed esaltati». Sempre per Furlan, le «ronde» devono essere apartitiche e apolitiche, «perché la sicurezza dei cittadini non è né di destra né di sinistra». Raccontando l'esperienza della sua associazione, Furlan riferisce che ai corsi per vestire il basco blu e la giubba rossa vengono scartate 6/8 persone su dieci, appunto perché non è facile trovare volontari con le caratteristiche adatte. I City Angels, che si definiscono «volontari di strada d'emergenza al servizio del cittadino» (www.cityangels.it), sono un gruppo multietnico e multirazziale, con un 30% di volontari immigrati (uno fra tutti Eddy il ghanese, insignito del titolo di City Angel onorario) e con una forte presenza femminile. Nel 1999 l'associazione ha ricevuto l'Ambrogino d’Oro. 20 febbraio 2009 |
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