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da ferpi.it: http://ferpi.it/ferpi/novita/notizie_rp/eventi/eppur-si-muove-/notizia_rp/39082/4 Expo 2015: eppur si muove... Da Facebook al Togo l’Expo si mette in marcia. Una riflessione-invito di Mariella Governo ai colleghi Ferpi, con tre proposte per unire idee e competenze in vista di questo grande progetto italiano e mondiale. Parole e paralisi: sono i termini che sembrano caratterizzare il primo anno di vita (si fa per dire) di uno dei più grandi progetti che Milano e l’Italia hanno visto negli ultimi decenni: l’Expo 2015. Pochi si aspettavano che Milano potesse vincere la gara con Smirne, molti di noi hanno esultato in diretta Tv per la vittoria, e – caso raro nel nostro Paese – insieme ai politici, alle istituzioni, ai tecnici presenti alla competizione finale di Parigi. Seppur in piccolo, e per poco tempo, abbiamo avuto il nostro we can, il sogno di un progetto comune, da costruire con tempi rapidi e in modo sostenibile. La realtà è un’altra e la leggiamo tutti i giorni nella cronaca cittadina e nazionale. Ma nell’era delle conversazioni virtuali acquista forza un movimento di idee e di persone che a dispetto degli intoppi burocratici sembra dire: “ci avete promesso questo progetto e ora lo vogliamo”. La più recente e vivace iniziativa su Internet è partita meno di una settimana fa su Facebook e si chiama Insieme per l’Expo 2015. Ne è ideatore e moderatore Fiorenzo Tagliabue e le adesioni al Gruppo sono centinaia. L’iniziativa ha già fatto rete con la segnalazione di Oliverio Gentile, della rete civica di Milano – per citare la più significativa – che dalla primavera 2008 ha avviato un forum come moderatore sul tema Milano: Expò 2015. Nei numerosi post, in entrambi i luoghi virtuali, si leggono preoccupazioni e sfiducia a volte, ma anche proposte e desiderio di fare e toccare con mano i cambiamenti promessi. Bisogna riconoscerlo, qualcosa si muove anche a livello istituzionale. Anche noi professionisti delle relazioni pubbliche e della comunicazione d’impresa abbiamo molto da dare all’Expo 2015 e possiamo giocare un ruolo in tutto questo, oggi e domani. Mi vengono in mente tre iniziative per porre le basi di un lavoro comune: • apriamo sulla home page del sito Ferpi un tavolo virtuale invitando i soci a esprimersi con idee e progetti nel loro settore di riferimento; • realizziamo poi, in base alle proposte ricevute, un tavolo istituzionale con alcuni protagonisti della vita e della comunicazione milanese e non solo (l’invito a un comunicatore di un Paese che ha da poco realizzato l’Expo porterebbe apporti significativi); • costruiamo una directory per monitorare lo sviluppo di idee e progetti in corso e il movimento spontaneo che crescerà sempre più sulla rete. E infine, per sognare la Milano del futuro, e lasciare correre le idee, invito i lettori, se non lo hanno già fatto, a sfogliare il magazine CasaAmica uscito Sabato scorso in allegato a Io Donna dal titolo Milano Domani: spettacolari i render che danno un’idea di come potrà cambiare Milano con questo progetto: e non solo per sei mesi, la durata di Expo 2015, ma per sempre. |
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