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Non frequento regolarmente questo sotto-forum per cui vedo solo ora questo thread.
Alcune considerazioni abbastanza "dall'interno" (lavoro allo IASF, una delle due strutture milanesi dell'Istituto Nazionale di Astrofisica, INAF). Suppongo si intenda parlare di "centri" di tipo privato, non di enti pubblici di ricerca, dato che questi ci sono gia'. Nell'area milanese esistono infatti due strutture (e tre sedi) dell'INAF : l'Osservatorio di Brera (con sedi a Brera e Merate) e lo IASF (spostato dal CNR all'INAF nel 2005). Nello scorso novembre per l'iniziativa "Ricerca in mezzo a una strada" avevo preparato un quadro sinottico della situazione della ricerca astrofisisica con particolare riguardo a Milano, indirizzato al grande pubblico, che si trova tuttora sul nostro sito http://www.iasf-milano.inaf.it/~InStrada/chisiamo.html I siti dei due istituti e dell'INAF sono rispettivamente Consultando l'elenco del personale si vede che entrambi gli istituti hanno un certo numero di ospiti esteri (e vorrei dire, almeno per lo IASF,"da sempre", da quando era ancora LFCTR o Gruppo Spazio con Beppo Occhialini negli anni '60-70). Certo non sono molti come altrove perche' non e' ovvio potere offrire salari concorrenziali e fringe benefits (gli istituti Max Planck per esempio hanno degli appartamenti per gli ospiti, in Francia mi pare ci siano benefit fiscali) ma ci sono, cosi' come ci sono le collaborazioni internazionali. Per quanto riguarda le attivita' aerospaziali di tipo piu' industriale nell'area milanese esistono almeno due grosse imprese che si occupano di spazio (e con cui i nostri istituti hanno collaborato da sempre), la ex Laben di Vimodrone (ora Thales Alenia Space) e la Carlo Gavazzi, in particolare di elettronica di bordo ed in genere di payload (la strumentazione scientifica a bordo dei satelliti). Ci sono stati anche degli spinoff, come la Medialario nel lecchese, che aveva cominciato quando ci serviva qualcuno che fabbricasse le ottiche per raggi X per il satellite BeppoSAX (prototipate nella nostra officina) e che poi e' stata acquisita dai tedeschi e ha fornito le ottiche per diversi satelliti per astronomia X come XMM-Newton dell'ESA. D'altra parte non sarebbe pensabile di avere in Italia altri siti che si occupino di spacecraft (la "carrozza" del satellite) quando esiste l'Alenia di Torino, ne' di ground segment quando esiste la Telespazio di Roma. Semplicemente non vi sarebbe mercato, anche perche' e' per sua natura un mercato di commesse pubbliche. Con tutti i problemi legati alla miopia dei vari governi, non ultimo quello presente che ha commissariato l'Agenzia Spaziale, e tra le altre cose questo ha comportato la cancellazione della partecipazione alla missione franco-italiana Simbol-X ... che avrebbe sperimentato per prima il volo in formazione. Se si pensa a un istituto di ricerca (di base, non commerciale) ma di diritto privato, l'unico esempio a me noto non solo a Milano ma in Italia e', in tutt'altro settore, il Mario Negri (quello di Garattini), ma alla base di questo ci fu un cospicuo lascito testamentario, appunto del fu sig. Mario Negri, che credo fosse un commerciante di preziosi. Non credo sia un segreto che oltre un decennio fa il premio Nobel Riccardo Giacconi (il padre dell'astronomia X, che come e' noto si laureo' a Milano con Occhialini prima di andare negli USA) avesse una idea di creare un istituto del genere a Milano (scherzosamente veniva chiamato il Progetto Internazionale di Ricerca Lombardo per l'Astronomia), ma non se ne fece nulla per la mancanza delle condizioni al contorno. Qualcuno conosce altri ricchi gioiellieri ?
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