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Dal sito Web del Comune di Milano:
Palazzo Marino Il Sindaco Moratti nel corso del suo intervento in Consiglio comunale ha chiesto a Cai di rivedere il piano che penalizza gli scali milanesi Milano, 16 febbraio 2009 - Oggi il Sindaco Letizia Moratti è intervenuto in Aula nel corso della seduta del Consiglio comunale dedicata al sistema aeroportuale milanese. Ecco i punti affrontati. Il ruolo primario di Malpensa e Linate Il confronto con le regioni europee più sviluppate Lo sviluppo di Malpensa alla luce delle necessità di crescita a livello europeo Sea conferma 1,4 miliardi di investimenti
Nel frattempo, a livello di traffico la contrazione di circa 7 milioni di passeggeri sul traffico generato da Alitalia a Malpensa nel 2008 è già stata parzialmente assorbita dalla rilevante crescita degli altri vettori sullo scalo (+ 3,1 milioni di passeggeri, pari al 25% del traffico non Alitalia), in controtendenza rispetto alla crisi del trasporto aereo che nell'ultima parte del 2008 ha colpito tutto il settore a livello mondiale, diretta conseguenza della crisi economica mondiale. Sea conferma il piano di investimenti da qui al 2015 per complessivi 1,4 miliardi di euro, così da incrementare in modo significativo la capacità terminal e piste dello scalo di Malpensa, anche e proprio alla luce delle potenziali difficoltà infrastrutturali dei propri concorrenti europei. Per valorizzare il sistema aeroportuale lombardo, ed in particolare quello milanese, chiediamo ad Alitalia di poter rivedere il proprio piano, di lavorare insieme (Sea e Alitalia) per l'integrazione del piano Alitalia, in modo da garantire lo sviluppo di Malpensa come hub, individuando e potenziando i relativi investimenti anche in termini di connessioni di lungo raggio, per assicurare la salvaguardia del ruolo di Linate,pur prevedendo una sua riconfigurazione all’interno del sistema aeroportuale lombardo, coerentemente con la tipologia di scalo che rappresenta. Un’altra azione importante è che si rilascino altre autorizzazioni temporanee, in coerenza con quanto previsto dalla legge. Alcuni passi sono già stati compiuti (es. autorizzazione temporanea per Emirates), ma molti altri accordi devono essere “sbloccati”. Ci auguriamo che Alitalia che, pur essendo una società privata, dal Governo ha ricevuto tanto in termini di facilitazioni e moratorie, ricambi con una consapevolezza dell'interesse sociale e non riportandoci sempre al fatto che Alitalia è una compagnia privata. Va visto il senso sociale di una compagnia che si propone come la compagnia “salva bandiera”. In caso contrario se è una compagnia veramente privata Alitalia non può godere di tutte le facilitazioni che finora le sono state date. È con questo spirito costruttivo ma determinato che chiediamo ad Alitalia di rivedere il proprio piano e in alternativa, se Alitalia non è disponibile a rivedere il proprio piano, chiediamo al Governo da subito di consentire a Sea, Linate e Malpensa di potersi sviluppare secondo le proprie capacità, senza chiedere sovvenzioni e sussidi ma solo di poter operare come sempre a Milano facciamo, con le nostre capacità. |
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