Questo sito utilizza cookie anche di terze parti. Per avere maggiori informazioni e per negare il tuo consenso all'utilizzo dei cookie clicca qui. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie.OK
Il vero problema di Milano è che le aree pedonalizzate sono troppo poche rispetto agli indirizzi urbanistici più evoluti d'Europa, per aree di pregio come i Navigli non c'è una alternativa alla pedonalizzazione strutturale e permanente. All'ordine pubblico e al rispetto delle regole del vivere civile ci deve pensare la comunità con le sue leggi ed i suoi regolamenti, comunità capace di rispettare tutte le componenti sociali in egual misura, cittadini e commercianti, bandendo gli ultras-talebani di entrambi gli schieramenti che sono una espressione malata del vivere civile. Certo, Comune e Prefettura devono garantire sorveglianza, prontezza d'intervento, prevenzione e repressione di qualsiasi deviazione dal corretto uso del territorio, non abbandonando mai i cittadini troppo spesso lasciati da soli, e poi chi non rispetta le regole o non sa fare correttamente il suo mestiere va bandito da aree a rischio come possono diventare i luoghi di incontro dei giovani la sera. Milano inquinata esige che le pedonalizzazioni nelle aree centrali di pregio vadano avanti "full steam" senza tentennamenti.
Enrico Vigo
In risposta al messaggio di Luciano Bartoli inserito il 31 Gen 2009 - 15:39