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Sorprende l’interpretazione intimista del sindaco Moratti all’esplicita richiesta del cardinale Tettamanzi. Il cardinale nel suo “Discorso alla città” invita chiaramente l’amministrazione pubblica ad applicarsi perché si trovino luoghi di preghiera per coloro che professano religioni diverse dalla cristiana, in particolari i mussulmani. Il sindaco Moratti minimizza, raccoglie l’appello come un’esortazione a cercare i luoghi di culto prima di tutto dentro di sé. Come non fossero, questi luoghi, anche spazi di socialità e di identificazione della propria comunità. Colpisce, inoltre, che questo accada nello stesso giorno in cui il Governo si affretta a rassicurare calorosamente la Cei: i ventilati tagli ai finanziamenti pubblici alle scuole cattoliche non si faranno. E’ compito delle finanze dello Stato garantire che ci siano luoghi dove poter educare i figli secondo le proprie convinzioni etiche e religiose. Ma, ci si chiede a questo punto, perché non incoraggiare anche le famiglie cattoliche a trovare questi luoghi principalmente dentro sé stesse?
Sant'Ambrogio, 2008
In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 7 Dic 2008 - 15:29