Nessuno nega che una nuova ulteriore raccolta di materiali possa creare dei problemi organizzativi e procedurali; sicuramente tra questi ci possono essere anche alcune delle complicazioni di natura pratica evidenziate dal signor Lucio.
Io però credo che non ci sia nulla di irrisolvibile.
Tuttavia, se mancano i dati, i risultati, i numeri, mancano quelle informazioni che possono aiutare a capire di fronte a cosa ci troviamo e cosa dobbiamo fare superare gli ostacoli.
Tutto qui.
Siccome siamo al secondo tentativo, sembrerebbe più che normale avere i dati perchè la struttura che doveva rilevarli dovrebbe aver fatto tesoro dell'esperienza fatta in occasione della prima sperimentazione.
La conoscenza dei dati del secondo tentativo sarebbe oltretutto utile anche per consentire un primo anche se parziale confronto con quelli della "prima volta", tenendo sicuramente presente che tra i due esperimenti sono passati anni e che quindi le condizioni in cui la raccolta dell'umido si sono svolte sono sicuramente differenti.
In assenza di qualsivoglia comunicazione da parte degli organi preposti, i cittadini interessati al tema non possono far altro che discutere e dialogare facendo delle ipotesi e delle congetture astratte e non legate alla realtà.
Perchè accade ciò?
In risposta al messaggio di Lucio Chiappetti inserito il 24 Mar 2010 - 14:59