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Non condivido la proposta. Secondo me è una questione di civiltà e di responsabilizzazione del cittadino: se lasciamo fare ad altri, continueremo ad aumentare la produzione di rifiuti invece di diminuirla. Peraltro diminuire i rifiuti non vuol dire ridurre il consumo, ma scegliere prodotti con minori imballaggi e prodotti con imballaggi meno dannosi per l'ambiente. Inoltre, come già applicato in altri comuni d'Italia, i cittadini dovrebbero pagare per la quantità di rifiuti prodotti: solo toccando la tasca delle persone si ottengono i migliori risultati in termini di riduzione dei rifiuti prodotti, poichè ciascuno pagherebbe per il proprio rifiuto e quindi è concretamente invogliato a evitare sprechi. Il suo comportamento virtuoso viene peraltro "premiato" con un evidente risparmio sul costo per il servizio di smaltimento dei rifiuti.
Invece, a Milano si paga in base ai metri quadri del proprio appartamento e delle relative pertinenze (anche per i box: ma mi spiegate quale rifiuto produce un box?!?!?). Questo significa che una famiglia di 3 persone in un bilocale, paga di meno di un single in un quadrilocale!!! Il comportamento virtuoso non viene affatto riconosciuto né premiato.
Cordiali saluti a tutte/i Antonella Fachin Consigliere di Zona 3 Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
In risposta al messaggio di Cittadino Anonimizzato a posteriori inserito il 18 Lug 2009 - 01:09