.: Discussione: Al QT8 il degrado aumenta

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Manuela Valletti

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Inserito da Manuela Valletti il 9 Nov 2008 - 17:13
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Inserisco un articolo apparso su METRO del 3 novembre  che evidenzia i problemi del quartiere  attraverso la voce degli abitanti, io tra questi.

 

Aiuole e siepi, vecchie casette popolari ma con il giardino ben curato, villette nuove, bambini, mamme e persone di ogni età che fanno footing. Poi palazzi di undici piani da risanare, edifici abbandonati, prostituzione a tutte le ore, giorno e notte. Questo è il QT8 alla vigilia dell’Expo 2015.

Il “Quartiere Triennale ottava” creato nel 1947, esemio di architettura razionalista, è ormai oggetto continuo di critiche da parte degli abitanti. «Il degrado è dilagante, i marciapiedi non sono curati – spiega Manuela Valletti, portavoce del comitato QT8 per la difesa del Monte Stella – Il mercatino comunale di viale Isernia ha dei prezzi esorbitanti. Vorremmo fosse sostituito da un supermercato. Inoltre, sono 20 anni che chiediamo barriere antirumore su viale De Gasperi».

E il rumore da traffico è uno dei problemi di Pinuccia Speranza, residente da più di 40 anni nel QT8, in via Cimabue: «Per riuscire a parlare al telefono devo chiudere le finestre». E Piero Colombo, altro residente, spiega «In viale Salmoiraghi ci sono scuole materne, elementari e medie ma solo tre dossi in strada per limitare la velocità. C’è prostituzione di giorno e di sera. I ragazzi delle scuole la vedono». I cittadini sperano, anche in vista dell’Expo, che le aree verdi siano recuperate oltre al bocciodromo in fondo a via Cimabue, chiuso da circa 5 anni. Giuliana Parabiago, portavoce del comitato Amici del QT8: «Tutta l’area ogni giorno diventa un grande parcheggio indiscriminato per chi va a lavorare in metropolitana».

L’assenza di particolari vincoli urbanistici, spiega ancora - fa sì che le nuove costruzioni siano più alte di quelle già presenti, creando disomogeneità nel quartiere. «Le operazioni di edificazione non sono negative – spiega l’assessore all’Urbanistica, Carlo Masseroli – ma bisogna creare delle regole che evitino lo sfruttamento». Un altro residente, Gabriele Fondi, commenta: «Si sa che ci sono escamotage per mettere in piedi ecomostri, come quello di via Versilia. Ad agosto sono sorti cantieri nati per la ristrutturazione di alcuni edifici che però vengono innalzati anche di due o tre piani rispetto al progetto originale». Un bel biglietto da visita per uno dei quartieri meta degli studenti d’architettura di mezza Europa. (Federica Lombardo)