L’area in questione è privata e non è destinata ad uso pubblico. Dal momento che le condizioni in cui si trova suscitano proteste verso il Comune e verso Amsa, il 27 ott. u.s. abbiamo presentato alla proprietà un preventivo per un servizio a pagamento.
A questo punto la Fondazione può decidere di accettare il nostro preventivo, di rivolgersi ad altra società, oppure non fare nulla. In caso di accertata inerzia il Settore Attuazione Politiche Ambientali del Comune può ingiungere al proprietario la pulizia dell’area ed infine può incaricare Amsa, cercando di ottenere poi per vie legali il ripianamento dei costi.
In ogni caso non ci sembra giusto che vadano a ricadere sulla collettività i costi di pulizia di un’area privata.
Cordiali saluti.
Silvia Intra (responsabile Customer Center Amsa)
In risposta al messaggio di Angelo Valdameri inserito il 30 Ott 2008 - 09:53