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Da Milano 2.0:
A Roma il Pd indaga sulle voci di rinuncia a Expo mentre Bossi vuole due rappresentanti nel cda della SoGe Pubblicato da Arianna, Blogosfere staff alle 10:01 in Milano cronaca Ieri le voci secondo cui Milano avrebbe dovuto rinunciare all'Expo hanno fatto tremare Roma (foto Flickr di karl.pletschko). I motivi della rinuncia sarebbero il debito pubblico che aumenta e la crisi che impone dei tagli. Castelli stesso aveva escluso che i finanziamenti che mancavano per le opere sarebbero stati inseriti in Finanziaria. E se lo Stato non dà i fondi, e se non si possono fare lotterie per ottenerli, e si è costretti a richiedere aiuto ai privati (che in un periodo di crisi del genere non si sa quanto possano essere munifici) come si fanno a reperire 3 milioni di euro? Il decreto, tra l'altro, non è stato nemmeno inserito in Gazzetta Ufficiale nonostante la firma sia del 22 ottobre Per cui due parlamentari del Pd (Fiano e Peluffo) hanno deciso di chiedere lumi al Governo su tre questioni: - chiedere notizie in merito alla presunta volontà di rinuncia - possibili errori nel decreto - se e quali sono le risorse dell'Expo che Roma stanzierà Mentre a Roma ci si preoccupa a Milano si procede a spron battuto. Ieri Diana Bracco è stata nominata rappresentante della Camera di Commercio nel cda della SoGe e la Regione ha approvato l'Accordo Quadro di sviluppo territoriale per i progetti legati all'Expo. Di sicuro il ministro Castelli conferma il suo impegno "Siamo impegnatissimi al ministero, e io in prima persona, a reperire questi fondi in modo innovativo. Sto lavorando a tempo pieno a far sì che l'Expo possa avere grande successo. Ho ribadito in tutte le sedi che è un'occasione irrinunciabile per Milano, la Lombardia e tutto il Paese. Se poi c'è qualcuno a Roma che rema contro, io questo non lo so. Ma per favore iscrivetemi nella squadra che rema convintamente a favore" E per "chi rema contro" si fa solo un nome tra gli addetti ai lavori: Giulio Tremonti, visto che tra lui e la Moratti non corre buon sangue già dai tempi in cui lei era ministro. E un altro leghista doc, Bossi, preme per avere non uno, ma due rappresentanti nel cda. "Noi, per calmierare la situazione vogliamo inserire i due presidenti di Provincia" Di certo uno è Leonardo Carioni, ma l'altro non si sa. E Bossi conferma che secondo lui ci sarà per forza Glisenti nel cda, perchè è l' "uomo della Moratti, e la Moratti si è sbattuta qua e là per avere l'Expo". |
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