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Dal sito Web del Comune di Milano:
Progetto 'StarT' L'assessore Moioli ha presentato un'iniziativa volta a promuovere le attività di prima accoglienza, di inserimento scolastico e di insegnamento dell’italiano, come seconda lingua, destinate agli alunni stranieri Milano, 28 gennaio 2009 – Per sostenere l’integrazione degli allievi di origine straniera nelle scuole milanesi il Comune promuove StarT. Si tratta di un progetto innovativo che mette in rete tutte le scuole di Milano che grazie al coordinamento tra quattro poli territoriali, promuove le attività di prima accoglienza, di inserimento scolastico e di insegnamento dell’italiano come seconda lingua, destinate agli alunni stranieri.
I 4 poli sono stati individuati presso le seguenti sedi scolastiche: I.C.S. Casa del Sole, I.C.S. Lorenzini Feltre, I.C.S. Tolstoj, I.C.S. Massa. A partire dal prossimo mese i quattro istituti diventeranno i punti di riferimento, ciascuno per una zona della città, dove le famiglie di immigrati potranno rivolgersi per ottenere un servizio di orientamento prima dell'iscrizione. Attualmente le scuole primarie e secondarie di primo grado della città accolgono 15.327 gli alunni stranieri. Dei 9.832 bambini che frequentano le primarie, il 59.72 per cento è nato a Milano, mentre il 40.28 per cento è immigrato. Il dato si inverte alle scuole secondarie di primo grado: dei 5.495 iscritti, il 33.58% sono nati a Milano, mentre il restante 66.42% è composto da immigrati. “La Lombardia, e in particolare Milano, costituiscono nello scenario nazionale, un centro d’attrazione privilegiato dei flussi migratori – ha detto l’assessore Moioli - . La presenza di minori stranieri, specialmente nella scuola dell’obbligo, ha una consistenza numerica rilevante e assume in alcune realtà caratteristiche di vera emergenza”. “È per questo motivo che abbiamo deciso di costituire un gruppo di lavoro interistituzionale - per l’integrazione degli alunni stranieri – ha spiegato Annamaria Dominici - che vede la partecipazione di Comune di Milano, Ufficio Scolastico Regionale, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche autonome e la partnership della Fondazione ISMU, ente che promuove studi, ricerche e iniziative sulla società multietnica e multiculturale, con particolare riguardo al fenomeno delle migrazioni internazionali”. “Il progetto Start, che sta per Strutture Territoriali di Accoglienza in Rete per l’inTegrazione – ha spiegato Lupacchino - prevede la creazione di strutture territoriali per l’accoglienza e l’orientamento dei minori stranieri e delle loro famiglie. A Milano abbiamo pensato a 4 poli come punti di riferimento per la progettazione integrata, per le azioni di supporto e per le iniziative da attivare nelle reti scolastiche e territoriali”. Nella scuola primaria la media cittadina è del 18,15 % e del 17,55 % nella secondaria di primo grado. Si registra un aumento di circa mezzopunto rispetto allo scorso anno. 20 scuole primarie su 142 hanno percentuali di minori stranieri superiori al 40% (con picchi del 60 e dell’80%) e 41 si collocano tra il 20 e il 40%. Nelle scuole secondarie di primo grado 14 scuole su 90 superano il 40% e 35 sono tra il 20 e il 40% . Per quanto riguarda le comunità si registra un aumento significativo nella comunità cinese nelle scuole primarie (+12,8%). “Per questa ragione, nei poli opereranno équipés integrate tra personale docente statale e personale educativo comunale, con la collaborazione di esperti della Fondazione ISMU – ha spiegato Vincenzo Cesareo, Segretario Generale della Fondazione – per tutte le attività di prima e seconda accoglienza. È la prima volta che a Milano vengono messe a sistema attività di integrazione nelle scuole, grazie alla collaborazione fattiva tra istituzioni”. Tra le istituzioni scolastiche delle aree territoriali a cui fanno riferimento i quattro poli sarà promossa la sottoscrizione di un accordo di rete, premessa indispensabile per la condivisione degli indirizzi d’azione e la gestione delle risorse messe in comune da parte dei diversi soggetti istituzionali. “Tra le finalità che ci siamo posti ci sono la valorizzazione dei progetti che nascono sul territorio, il potenziamento dell’organizzazione in rete e il coinvolgimento di chi già opera sul territorio, contribuendo a rendere la scuola elemento centrale nel processo d’integrazione e inclusione – ha proseguito Mariolina Moioli -. Insieme agli uffici scolastici regionale e provinciale, definiremo le priorità per l’orientamento scolastico delle famiglie e per una più equilibrata distribuzione delle iscrizioni dei minori stranieri nelle scuole e monitoreremo, valutandolo periodicamente, e confrontando il nostro percorso con altre esperienze europee ed extraeuropee”. |
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