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Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:
Convegno all'Università Cattolica Milano, per un'integrazione possibile Linee guida orientate alla solidarietà, all’accoglienza nel rispetto della legalità e delle leggi. Proposta del sindaco Moratti: “Espulsione per i clandestini con altri procedimenti in corso” Milano, 10 maggio 2010 – “Favorire l’integrazione e l’accoglienza nel rispetto della legalità. Occorre lavorare tutti insieme per sostenere il tessuto sociale della nostra città e quello delle periferie”. Così il Sindaco Letizia Moratti è intervenuta al convegno, presso l’Aula Magna dell’Università Cattolica, in occasione della presentazione della ricerca “Processi migratori e integrazione nelle periferie urbane”.
“Abbiamo messo in campo – ha proseguito il Sindaco – una strategia su più livelli che, da una parte, agisce sulla sicurezza e dall’altra rafforza i servizi di accoglienza, orientamento, assistenza e soccorso. Penso all’incremento dei custodi sociali, che intercettano i bisogni del quartiere e che svolgono un’importante funzione di prevenzione e di sostegno, penso al grande lavoro di confronto condiviso con le associazioni, le parrocchie, le scuole, i circoli culturali e sportivi che operano sul territorio. Alla nuova politica abitativa, che troverà la sua piena realizzazione con il Piano di Governo del Territorio, e che, superando il concetto di quartieri ghetto, promuoverà moderne soluzioni urbanistiche e sociali in un mix abitativo tra locazione e case di proprietà, spazi commerciali e servizi”. Sul piano della sicurezza – ha continuato il Sindaco - nel segno della collaborazione che Milano porta avanti con il Governo, abbiamo proposto una modifica delle norme sulla clandestinità, in modo da prevedere l'espulsione anche nei casi di clandestini con altri procedimenti in corso in Italia. Attualmente coloro che hanno procedimenti pendenti per altri reati, infatti, non possono essere espulsi, almeno fino alla conclusione del processo giudiziario. Chiediamo – ha concluso Letizia Moratti - di assorbire anche i reati predatori come scippi, furti e rapine, nelle norme sulla clandestinità, in modo che sia possibile l’espulsione immediata anche quando la persona clandestina deve rispondere alla giustizia italiana di altri reati". |
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