.: Discussione: Migranti: le facce della nuova Milano per favorire l'integrazione
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Da milano.corriere.it:
Distanza dai centri abitati e trasparenza sulle attività: i requisiti richiesti Il Pdl apre: «sì» alle mini moschee. Maroni: prima una legge «A patto che gli islamici trovino le aree e non chiedano soldi al Comune». La Lega frena MILANO - La Lega stoppa il Pdl: nessuna nuova moschea prima di una legge nazionale che dovrà regolamentare i luoghi di culto. Il vertice con il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, si svolge in Prefettura nel pomeriggio e vanifica, o almeno congela, il lavoro svolto nella mattinata a Palazzo Marino dal gruppo consiliare e dagli assessori del Pdl, proprio per avviare un percorso destinato a consentire la costruzione di alcune piccole moschee in città. Fanno forse riferimento alle indicazioni di Maroni le parole pronunciate in serata dal sindaco, Letizia Moratti, alla festa della Lega: «Il problema delle moschee deve essere affrontato con il governo». Il ministro, il prefetto Gian Valerio Lombardi e l’assessore regionale al Territorio, Davide Boni, affrontano la questione in un vertice sollecitato dal Pirellone e alla fine la decisione è a sorpresa: «Il ministro — riferisce Boni — ha deciso per una moratoria sulla costruzione delle moschee fino all’approvazione del progetto di legge che sta già preparando il Viminale ». I tempi? «Non è una priorità — precisa l’assessore — ma è una delle cose che si stanno facendo. Mi auguro che questo serva a evitare fughe in avanti». Fonti del Viminale, però, smentiscono l’incontro e il progetto di legge. Boni intanto gongola. Ce l’ha con gli alleati del Pdl, colpevoli negli ultimi giorni di eccessiva disponibilità nei confronti delle richieste della comunità musulmana, e ora è soddisfatto. Scandisce: «La legge prevedrà che prima di ogni decisione sulle moschee si dovrà fare un referendum tra la popolazione, che ogni progetto dovrà avere l’indicazione dei referenti e che dovranno essere date garanzie sul luogo. La Costituzione dice che va garantita la libertà di culto, ma nessuno obbliga nessuno a costruire le moschee». Le precisazioni di Boni arrivano a poche ore dall’incontro del gruppo consiliare e degli assessori del Pdl di Palazzo Marino sullo stesso tema: una riunione durante la quale è stata tracciata una linea comune che riconosce come «reale» il bisogno di realizzare le moschee a Milano. Dopo due ore di dibattito la posizione era stata sintetizzata così: no alla grande moschea, sì a luoghi per la preghiera islamica di dimensioni contenute. Ma le proposte — è stato sottolineato nel vertice — dovranno arrivare dalle comunità ed essere «a costo zero per il Comune». In altre parole: individuazione e acquisizione delle aree sono passaggi a carico degli islamici. I consiglieri del Pdl avevano anche chiarito che i progetti «dovranno essere presentati nella cornice di poche e semplici regole » da definire in tempi rapidi. Tutto ciò avrebbe potuto trovare una risposta urbanistica nel nuovo piano di governo del territorio. «Se c’è la convergenza politica di tutta la maggioranza», aveva tuttavia puntualizzato l’assessore allo Sviluppo del Territorio, Carlo Masseroli. Da Palazzo Marino, dunque, nella mattinata era arrivata un’apertura. «Il tema della moschea esiste e va affrontato — aveva commentato il capogruppo del Pdl, Giulio Gallera —. Questa è l’umile proposta di questa maggioranza che rappresenta l’80%». «Stiano attenti, non credo che l’80 per cento degli elettori condivida questa posizione », aveva replicato agli alleati il lumbard Matteo Salvini. Il Pdl aveva comunque precisato la necessità di una legge nazionale «rispetto al problema della trasparenza e della verifica di quello che si predica nelle moschee». Il sì era arrivato anche dagli ex An: «Costruire piccole moschee garantisce più sicurezza ai cittadini, perché evita che si moltiplichino i raduni islamici nei garage», aveva spiegato Carlo Fidanza, vicecapogruppo del Pdl. Ma la moratoria di Maroni congelerebbe ogni dibattito in sede locale. Prima la legge. Punto e a capo. Rossella Verga 18 settembre 2009 |
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