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Da milano.corriere.it:
Dialogo interculturale Moschea, vertice Moratti-prefetto La Curia: ci vuole. Bossi: spero di no «I tempi per la moschea sono maturi», aveva detto Gian Valerio Lombardi. Martedì ne discuterà con la Moratti MILANO - «I tempi sono maturi», aveva detto la scorsa settimana il prefetto Gian Valerio Lombardi. «Allora trovi lui la soluzione», gli aveva ribattuto il vicesindaco Riccardo De Corato. Martedì vedremo se una soluzione per l’ormai annosa querelle-moschea — vale a dire il se e dove trovarne una per le migliaia di musulmani presenti a Milano — è davvero dietro l’angolo oppure no: quel giorno infatti il sindaco Letizia Moratti incontrerà il prefetto di persona, nell’ambito del Comitato per l’ordine e la sicurezza, e tra gli argomenti in agenda quello della moschea sarà con ogni probabilità al primo posto. Due solamente sono le certezze per ora. La prima è che una soluzione, secondo fonti vicine al sindaco, il primo cittadino sarebbe in effetti determinato a trovarla: troppo tempo è durato questo stallo. La seconda è che in qualsiasi caso non potrà accontentare tutti al cento per cento. La proposta dell’area dietro al Palasharp verso Lampugnano, appena rilanciata dal presidente della Provincia Guido Podestà sulla scia del suo predecessore Filippo Penati, ha già suscitato le proteste del Consiglio di Zona e del suo presidente Claudio Consolini (pdl come Podestà): «Il Ramadan si fa alla Fabbrica del Vapore, in Zona 8. La preghiera del venerdì si fa già da mesi al Palasharp, in Zona 8. Adesso anche la moschea nella stessa zona?». I segnali o almeno la volontà di un dialogo tuttavia sono stati manifestati da più parti ormai da giorni. «Una soluzione può e deve essere trovata», ha detto il governatore Roberto Formigoni. «Aspettiamo l’incontro col prefetto», ha aggiunto l’assessore di Palazzo Marino alle Politiche sociali, Mariolina Moioli. Una moschea a Milano? «Spero di no», ha tagliato corto ieri sera il leader della Lega, Umberto Bossi, durante un comizio del Carroccio a Melzo. Mentre dall’istituto islamico di Viale Jenner, il cui presidente Abdel Amid Shaari aveva recentemente abbozzato l’idea di sbloccare la questione presentando un partito islamico alle prossime amministrative, adesso viene un cauto ottimismo: «Siamo fiduciosi». In Comune l’opposizione si fa sentire col pd Pierfrancesco Majorino: «Non sono più possibili rinvii, chiederemo anche al Consiglio una pronuncia forte e trasversale». |
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