.: Discussione: Riformare i Consigli di Zona
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L’impulso dato al decentramento in questi anni è stato modesto. Si sono vanificati la voglia di impegno e di partecipazione di molti, consiglieri di zona in testa, come dimostra questa discussione. L’ultima in ordine di tempo è la proposta in discussione presentata dall’assessore, che prevede di unificare i settori delle zone a due a due, sotto un unico responsabile, per di più in maniera irrazionale: la Zona 3 con la Zona 9, la 4 con la 8. Come opposizione abbiamo presentato un ordine del giorno a Palazzo Marino, che chiede di sospendere tale proposta. Senza entrare nel dettaglio di questioni organizzative, che non sono di competenza consiliare, la nostra posizione è dettata da tre ordini di motivi: 1. Di principio, perché se è vero che si tratta di organizzazione, è altrettanto vero che da questa di pende l’attività di organismi politici, quali i Consigli di Zona, e pertanto è bene discutere preliminarmente a livello politico tale decisione. 2. Per i tempi, perché siamo alla scadenza del mandato ed è opportuno lasciare alla nuova Giunta una decisione di questo genere, che riguarda l’assetto del decentramento istituzionale. 3. Di merito e naturalmente si tratta del motivo più importante, perché il nostro obiettivo, qualora vincessimo le elezioni, è di rilanciare le zone, affidando loro compit, poteri, risorse, personale. In altre parole, esattamente il contrario di ciò che ha fatto questa Giunta, di cui questo provvedimento presentato è solo l’ultima conseguenza. Nel frattempo, abbiamo anche presentato gli emendamenti all’assestamento di bilancio, per recuperare una parte almeno dei tagli alle zone (1.860.000,00 €) effettuati dalla maggioranza al bilancio preventivo 2006, in particolare finalizzandoli al diritto allo studio. Sandro Antoniazzi |
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