Ciò nonostante, martedì 10 febbraio, all’alba, polizia di stato e carabinieri si sono presentati in massa: non per chiedere conto al “signor” Genta del suo operato, ma per consentirgli di asportare alcuni manufatti della vecchia produzione.
Dentro alla fabbrica i camion, fuori gli operai e un centinaio di cittadini e cittadine solidali con gli operai.
Fuori il presidio che la polizia giunge a colpire con i manganelli in maniera brutale, anziché limitarsi a mantenere la posizione: un operaio ferito alla testa, altri contusi.
Il centrosinistra
stigmatizza
l’uso brutale della forza che Carabinieri e Polizia di Stato non hanno esitato a mettere in atto nei confronti degli operai e delle persone presenti.
Manifesta piena solidarietà
nei confronti degli operai dell’INNSE, che nei fatti e per mesi hanno dimostrato di voler onestamente e orgogliosamente lavorare.
Loro e le loro famiglie vivono del lavoro, questo stanno difendendo.
Rammenta
che l’accordo di programma per la riqualificazione dell’area Innocenti (il cosiddetto PRU Rubattino) prevedeva espressamente che la fabbrica potesse continuare ad esistere, perché nessuno dell’allora Consiglio di Zona –così come i consiglieri di centrosinistra di oggi- hai mai pensato di cancellare quella attività produttiva (peraltro non inquinante), in quanto essa può coesistere con il programma di riqualificazione
Molte soluzioni sono infatti percorribili e attuabili, purché ci sia la volontà da parte delle istituzioni e dei soggetti privati coinvolti di non sacrificare l’unica e ultima “fabbrica” in zona 3, agli interessi della speculazione immobiliaristica.
Tanto più che il 28 febbraio prossimo cambieranno quasi certamente gli assetti societari dell’immobiliare Aedes, proprietaria dell’area, ed è doveroso riprendere la trattativa con i nuovi amministratori di Aedes per giungere a una soluzione positiva della vicenda.
La crisi globale sta distruggendo posti di lavoro ed è perciò irresponsabile cancellare una fabbrica che è produttiva e competitiva e disperdere esperienza e competenza dei lavoratori.
sollecita
le istituzioni tutte – Comune di Milano, Provincia, Regione e Prefettura- a pretendere, con ferma determinazione, che Aedes e Genta riprendano, in buona fede, l’esame delle possibili soluzioni alla vicenda dell’INNSE, senza perseguire a tutti i costi lo smantellamento della fabbrica per evidenti fini speculativi.
e si rivolge anche
all'opinione pubblica, a tutti i cittadini:
quanto sta accadendo non può, non deve avvenire nell'indifferenza: i lavoratori dell'INNSE non vanno lasciati soli, devono sentire l'appoggio di tutta la città.
I Consiglieri di Partito Democratico
Lista Ferrante
Rifondazione Comunista
Verdi
Lista Dario Fo
Socialisti, Liberali, Radicali