.: Discussione: Annunci e buone intenzioni non moltiplicano le biciclette
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Da milano.corriere.it:
A Milano una bici per famiglia «Ma ogni anno ne rubano 10 mila» Spostamenti raddoppiati in 15 anni. Bike sharing, oltre 12 mila abbonati MILANO - Uno a uno. Il pareggio è arrivato a inizio ottobre, quando le biciclette comprate in saldo con l’ecoincentivo sono finite nell’anagrafe del pedale: 1.284 bici passate in quattro giorni dalle vetrine alle cantine, dai negozi ai box. Adesso, stima il Comune, ogni famiglia ha una Graziella o una mountain bike. «Un segnale inequivocabile a favore di uno stile di vita amico dell’ambiente e della salute». Le bici in città sono 600 mila. Un segnale che arriva da lontano. Milano, 1995: gli spostamenti in sella sono poco più di 100 mila al giorno tra case, uffici, scuole e università. Quindici anni dopo sono 140.711, il 73 per cento in più, nonostante gli ingorghi, l’aria avvelenata di polveri, una rete di piste smozzicata. E il dubbio, per i ciclisti, che la mattina possa iniziare sui pedali, a sbuffare, e la serata finire in tram, a smoccolare: a Milano spariscono quasi 30 biciclette al giorno, 10 mila l’anno. Rubate, smontate, messe all’asta nei mercatini o riciclate sulle piazze del racket. In Questura si contano dieci, venti denunce l’anno: quasi nessuno segnala i furti. Polizia, carabinieri e vigili urbani recuperano la metà delle due ruote rubate ma il difficile viene dopo, al momento di dimostrare la «paternità» del mezzo rubato. Un’impresa quasi impossibile. È più semplice, paradossalmente, cercare il proprio ferro tra i banchi dei mercatini alla Comasina, Senigallia o San Donato, o al piazzale suk di General Cantore: i banditori, italiani e stranieri, presentano un pezzo alla volta. Di solito non fanno sconti. Il Comune ha appena concluso il censimento di piste e corsie ciclabili in città: 98 chilometri di percorsi, di cui 12,45 realizzati tra il 2007 e il 2009. La giunta ha stanziato venerdì altri 6,5 milioni di euro per realizzare nuovi chilometri di itinerari protetti, ricucire la rete esistente e raggiungere gli obiettivi fissati al 2011, quando scadrà il mandato del sindaco Letizia Moratti: 22,7 nuovi chilometri (in appalto aperto), più 3 chilometri di percorsi «riqualificati» e 3,2 chilometri di Raggi verdi (le piste ciclopedonali alberate). I lavori partiranno, all’inizio del 2010, con due cantieri- priorità: l’anello della cerchia interna, da Cadorna e piazza Cavour, e l’itinerario da Cadorna a Lotto, passando per il parco Sempione e la Triennale. «Sulla bicicletta pesa ancora un vecchio pregiudizio, quello di essere considerata il mezzo di trasporto dei poveri», dicono da Legambiente: «Ma, per fortuna qualcosa, sta cambiando». Milano non è Monaco di Baviera, né Amsterdam, certo: ogni giorno, tuttavia, pedalano e non inquinano sette cittadini su cento, il doppio rispetto a dieci anni fa. E la fame di mobilità «veloce e pulita» si misura anche sui numeri del bike sharing , il sistema di bici a tempo avviato da Comune, Atm e ClearChannel undici mesi fa: gli abbonati (annuali) sono 12.255 e il totale dei mezzi prelevati alle rastrelliere elettroniche ha raggiunto quota 545.032. «È la crisi», dicono da Ciclobby. Nel senso che le difficoltà economiche hanno spinto molti a lasciare l’auto per le due ruote: «Non s’inquina e si risparmia». I ladri di biciclette, invece, fanno affari sporchi sui buoni propositi degli ambientalisti: le tracce degli scambi arrivano fino a Bucarest e Kiev. Il racket offre anche 30 euro a consegna. Armando Stella 19 ottobre 2009 |
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