.: Discussione: Annunci e buone intenzioni non moltiplicano le biciclette
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Da Milano 2.0:
BikeMi si appresta alla fase 2: da giugno 100 nuove rastrelliere duplicheranno il servizio di bike sharing Pubblicato da Valentina Sansoni alle 14:50 in Milano cronaca ![]() Il bike sharing a Milano ha vissuto momenti di schizofrenia evidente. Da quando il servizio BikeMi è stato istituito si sono alternati vivi entusiasmi (13mila le tessere vendute ogni anno) a effettivi problemi di copertura economica che hanno messo in forse il suo futuro. Nonostante certa impasse momentanea, l'idea della condivisione delle due ruote tra Comune e privato cittadino rimane una delle poche opzioni di mobilità sostenibile efficace e al passo con la maggiorparte delle metropoli europee. Da un articolo apparso sulla Repubblica si viene adesso a sapere che, dopo una serie di rilevamenti e sopralluoghi, è pronta per partire la fase 2 del progetto BikeMi: cento nuove rastrelliere dal prossimo giugno si andranno ad aggiungere alle cento già operative. Per un totale di 5 mila biciclette che, nella migliore delle ipotesi, potranno sfrecciare per le strade milanesi come antidoto al congestionamento da tubi di scarico (e magari è la volta buona che qualcuno decida di lasciare l'auto a casa). Nella speranza, soprattutto, che almeno questa sia l'occasione giusta per riprendere in mano (e seriamente) il faldone bistrattato riguardante le piste ciclabili (attualmente più o meno inesistenti). A proposito dell'aspettativa sulle 5mila bici, Maurizio Cadeo, assessore al Verde e all'arredo urbano che ha la delega al bike sharing, ha dichiarato: "L'obiettivo rimane quello ma vogliamo pianificare quello che è concretamente realizzabile in breve tempo e che comporta verifiche tecniche per le stazioni e per la pubblicità. Crediamo in questo progetto e stiamo lavorando per potenziare un servizio che ha sempre più abbonati. Con queste ulteriori cento rastrelliere raggiungeremo un traguardo importante". Certo, gli intoppi e i rallentamenti che ci sono stati in passato e che erano legati alle autorizzazioni di Clear Channel, la multinazionale che gestisce il servizio i cui introiti provengono dalla vendita di spazi pubblicitari, potrebbero rivenire alla luce. La nuova mappa per i parcheggi delle bici gialle, in barba ai dubbi amministrativi, è intanto pronta. E si parla già di una fase 3, cartelloni pubblicitari permettendo. (fonte immagine) |
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