.: Discussione: Annunci e buone intenzioni non moltiplicano le biciclette
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Da milano.corriere.it:
Gli assessori: avanti con le corsie riservate, ma attenzione a non penalizzare i residenti «Piste ciclabili senza togliere posti auto» In aumento gli abbonati del bike sharing. La Moratti: estenderemo il servizio Via a nuove piste ciclabili, ma senza tagliare parcheggi e rispettando le esigenze dei residenti. Incontro interlocutorio quello di ieri a Palazzo Marino tra Letizia Moratti e il pool di assessori coinvolti nelle decisioni su traffico e verde. «Ci rivedremo settimana prossima», ha tagliato corto il sindaco. Ma l’indicazione arrivata dagli assessori è chiara: studiare metro per metro la mappa delle future piste ciclabili e procedere con cautela. Corsie riservate, in pratica, senza togliere spazi ai posti auto dei residenti e senza intralciare troppo il traffico. L’assessore ai Trasporti Edoardo Croci è comunque soddisfatto: «È stato un momento di condivisione sull’obiettivo generale: sviluppare la rete ciclabile della città». Conferma l’assessore al Verde Maurizio Cadeo: «I tecnici valuteranno con estrema attenzione i percorsi da riservare ai ciclisti. Il sindaco ci ha chiesto di fare squadra e di trovare soluzioni condivise». Insomma: avanti ma con giudizio e realismo. Procede spedito invece il progetto bike sharing. Ieri è arrivata la stazione numero cento, in via Borgogna, due passi da piazza San Babila. «Abbiamo deciso — ha detto la Moratti — di allargare questo servizio che ha dato un risultato estremamente positivo. Sono oltre 11mila gli abbonamenti annuali e circa 10mila i giornalieri, e i prelievi sono stati 480mila in questi primi 10 mesi. È un servizio molto apprezzato dai milanesi e per questo lo estenderemo». Soddisfatta la Moratti, entusiasta Croci: «La cosa importante è le bici vengono prelevate di più durante i giorni feriali. Vuol dire che il bike sharing non è vissuto solo in funzione della scampagnata domenicale. È a tutti gli effetti considerato un mezzo pubblico». Il presidente di Atm Elio Catania ribadisce il concetto: «In pochi mesi a Milano abbiamo realizzato quello che altre città hanno realizzato in anni». Ciclobby durante la settimana della mobilità sostenibile ha condotto un censimento. I volontari, come ogni anno, hanno contato i passaggi di bici lungo la Cerchia dei Navigli, dalle 7,30 alle 18,30. Risultato: nel 2008 i ciclisti avvistati sono stati 28.400, quest’anno 29.100. Un più tre per cento che fa ben sperare. «Dimostra soprattutto una cosa — commenta il presidente Eugenio Galli —: c’è una crescita dei ciclisti nonostante continuino a mancare interventi concreti per dare strada alle bici». Il cahier de doléances è lungo: poche corsie ciclabili, pochissime zone 30 (quelle a velocità limitata per le auto), difficoltà nel trasporto su bus e metrò, insufficienza di rastrelliere e parcheggi sicuri. E poi — prosegue Galli — il tavolo di confronto con il Comune è ormai fermo». E il bike sharing? «Solo coprendo tutta la città potrà essere un vero mezzo pubblico». Considerazione finale: «Nonostante tutto i ciclisti aumentano. Se si adottasse una politica coerente e concreta la crescita sarebbe esponenziale» . Andrea Senesi Armando Stella 29 settembre 2009 |
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