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Dal sito Web del Comune di Milano:
Islam, luoghi di culto Lo ha proposto il Presidente del Consiglio comunale, incontrando l’Imam Yahya Pallavicini e il Ministro per le Politiche comunitarie Andrea Ronchi nella moschea al-Wahid di via Meda Milano, 16 settembre 2008 - “Le istituzioni potrebbero elaborare uno ‘Statuto delle moschee’: un certificato civile valido per i luoghi di culto islamici e per gli stessi Imam, che dovrebbero conoscere leggi e cultura del nostro Paese e parlare l’italiano. Vanno legittimati a esistere e ad operare sul territorio solo le strutture di preghiera che rispettano le regole del nostro ordinamento, a partire dalle norme urbanistiche”. Lo ha proposto il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri, intervenuto all'incontro con l’Imam Yahya Pallavicini e il Ministro per le Politiche comunitarie Andrea Ronchi nella moschea al-Wahid di via Meda, l’unica di Milano e la seconda ufficiale in Italia dopo quella di Roma. Accogliendo l’invito della Coreis, la Comunità religiosa islamica italiana fondata a Milano nel 1993 e presente in altre dieci città, il Presidente Palmeri ha nuovamente visitato la moschea dopo averlo ufficialmente fatto il 14 luglio scorso. “Si potrebbe pensare a una Consulta regionale dell’Islam – ha spiegato Manfredi Palmeri – con funzioni di proposta e di parere sulle questioni indicate di volta in volta dalle istituzioni locali. La presenza delle comunità islamiche in questo soggetto dovrebbe rispettare però alcune precondizioni civili ed etiche: il rigetto di ogni forma di fondamentalismo, violenza, discriminazione e la condanna assoluta del terrorismo quale strumento di lotta religiosa o politica, ivi compreso quello che alcuni definiscono ‘resistenza’ con riferimento, in particolare, ai tragici eventi in Terra santa”. “La Consulta, in tutte le sue componenti, dovrebbe sottoscrivere anche una ‘Carta dei Valori’ e un ‘Manifesto dell’Islam italiano’ – ha proseguito il Presidente Palmeri – con un’enfasi particolare sui principi di libertà, prevedendo il diritto all’esistenza dello Stato di Israele, il rispetto delle leggi italiane, dei principi dell’Unione europea e di tutte le altre religioni, a partire da quella cristiana cattolica, praticata dalla maggioranza dei nostri cittadini”. "Solo con il dialogo e il rispetto delle regole può esserci integrazione. Le moschee - ha sottolineato il ministro Ronchi -devono essere gestite in maniera trasparente, assolutamente trasparente; devono essere rapportate all'insediamento che c'è realmente sul territorio, devono corrispondere come dimensioni alla realtà del luogo". |
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