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Da 02blog.it: Dopo Roberto Schmid, Presidente del Comitato Scientifico, proseguiamo con il suo vice: anche se messa così, fa sorridere. Perchè Gian Tommaso Scarascia Mugnozza, non è proprio uno che ti aspetti possa essere il vice di qualcosa o qualcuno. Nato nel 1925 - avrà novant’anni, quando ci sarà l’Expo - è membro in pratica di qualunque cosa: Accademia dei Lincei, della Crusca, dei Georgofili, della FAO, è Presidente dell’Accademia Nazionale delle Scienze. Nel suo cv la prima onorificenza che viene riportata, il Premio Santoro (sempre dell’Accademia dei Lincei), risale al 1966 - l’anno dell’alluvione di Firenze, di Italia-Corea e del gol di Pak Doo Ik, ed in cui Lennon dichiarò all’Evening Standard che i Beatles erano “Più popolari di Gesù Cristo”. Di lì in poi ne prende altre decine, lauree honoris causa, assume incarichi al CNR, all’ENEA, ovunque. Scienziato di fama planetaria, si è prodigato per spegnere gli allarmismi sui cibi geneticamente modificati
In India, a Chennai, ha fondato il “G.T. Scarascia Mugnozza Community Genetic Resources Centre“, che si occupa di agricoltura nei paesi in via di sviluppo. Dopo Schmid e Scarascia Mugnozza, passiamo al segretario del comitato scientifico. Con tutto il rispetto per gli altri due, sembra un pò più al passo con i tempi: non vorrà dire nulla, ma Adriano Gasperi, segretario della manifestazione, ha anche una pagina su Linkedin, il social network lavorativo più utilizzato sul pianeta. Anestesiologo ed esperto in tecnologie biomediche dall’esperienza abnorme, è, un pò come Mugnozza, uno con le mani in pasta ovunque. Credo che pochi possano fregiarsi di essere stato segretario esecutivo alla XVII Riunione delle Parti Consultive del Trattato Antartico. Bene, lui si, lui può:
Di lui potete leggere qualcosa sul blog del Circolo Pasolini di Pavia, visto che anche lui è del giro dello IUSS, esattamente come Schmid. Polemiche a livello locale, chiaro, nulla di grave. Qui sotto trovate il suo cv, mentre dagli aleph d’archivio sia di Corriere che di Repubblica, non viene fuori nulla. Nessuna nuova, buona nuova quindi. Tutti gli uomini dell'Expo 2015: Giulio Ballio Schmid, Scarascia Mugnozza, Gasperi. E ora Giulio Ballio, un nome più noto dei precedenti: Rettore del Politecnico di Milano, viene spesso interpellato dalla stampa, per esempio in occasione dei test d’ingresso, come potete leggere su questo link ad AGI. Si è laureato, come potete leggere qui sopra, nel 1963, ha sessantotto anni, il che significa che ne avrà 74 nel 2015. Come buona parte del comitato scientifico di cui fa parte, riesce ad essere uno e trino. Anzi, di più, uno e infinite altre cariche: tutte di primo piano, per esempio è nel consiglio di amministrazione di RCS, in buona compagnia: ecco gli altri componenti
Non solo: ha anche una poltrona in Enel, sempre nel cda, come potete leggere su questo link al sito istituzionale dell’ente. E con questa siamo già a tre, anzi a quattro poltrone - comprendendo anche quella per l’Expo - belle pesantucce. Avrà tempo anche per l’esposizione del 2015? Si riparte con le biografie degli uomini dell’Expo 2015: per quanto riguarda il comitato scientifico, siamo arrivati a Pier Alberto Bertazzi. Medico, anche lui è del contingente pavese, nonostante oggi si trovi a Milano, e lavori presso il Centro di ricerche epidemiologiche EPOCA. Cerchiamo negli archivi, magari si trova qualcosa, quando, già nel 1987, si parlava di lui come del novello Formigoni:
Come lui suppongo di area CL. Ma è solo una mia supposizione, corroborata da questo pezzo, sempre dell’archivio di Repubblica, annata 1987:
In tempi più recenti mi sono accorto di aver scritto un post sulla trombosi, citandolo indirettamente. Un suo studio dimostrava una correlazione tra il vivere e a Milano e l’insorgere di patologie di quel tipo. Qui sotto un quote del pezzo di Repubblica, assai più recente, vent’anni più recente
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