.: Discussione: Inquinamento aria di Milano e riscaldamento case
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Riporto l'articolo pubblicato oggi su ChiamaMilano. Il titolo è molto esplicativo della situazione dell'aria a Milano:... e questa Giunta governa ormai Milano da 2 anni e mezzo!
Cordiali saluti a tutte/i Antonella Fachin Consigliere di Zona 3 Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano ---------------------------------------------------- ANNO NUOVO…POLVERI VECCHIE Nonostante la neve è emergenza PM10 dell’inizio dell’anno e l’Ecopass mignon voluto dai partiti della maggioranza mostra definitivamente la propria inutilità ![]() Che la situazione sia tornata ad essere gravissima è confermato anche dalle centraline ARPA, che il 13 gennaio hanno misurato in via Pascal oltre 200 microgrammi. Nella settimana dal 9 al 16 gennaio la media giornaliera dal PM10 è stata di 103,6 microgrammi. Il doppio della soglia massima consentita di 50 microgrammi, la quale non può essere superata per più di 35 giorni in un anno. Dall’inizio dell’anno la media giornaliera, nonostante la neve, è stata di circa 75 microgrammi. ![]() Dall’1 gennaio i superamenti della soglia del PM10 sono stati già 11 ed è facile prevedere che, come negli scorsi anni, il “bonus” dei trentacinque giorni Milano lo esaurirà nella seconda metà di febbraio. In questi stessi giorni, lo scorso anno, Palazzo Marino magnificava i risultati dell’ecopass appena avviato senza curarsi di considerare la complicità di una fortissima, e quella sì eccezionale per il periodo, instabilità atmosferica. Ad un anno di distanza siamo allo stesso punto di sempre: emergenza PM10, armi spuntate per difendere la salute dei cittadini e veti politici incomprensibili. Se non fosse in gioco la salute dei Milanesi farebbe sorridere l’appello dell’Assessore Croci che chiede ai cittadini di farsi sentire e di chiedere all’Amministrazione cittadina l’ampliamento dell’ecopass. Amministrare e fare politica significa prendere decisioni –anche impopolari– nell’interesse della collettività. Soprattutto quando in gioco c’è un diritto fondamentale come quello alla salute. Che l’ecopass in salsa milanese uscito dall’estenuante mediazione tra Sindaco e partiti di maggioranza durata per tutto il 2007 non servisse pressocchè a nulla, almeno sul fronte della riduzione delle emissioni inquinanti, lo si sapeva dal principio. Ora l’Assessore –cui va riconosciuta comunque la coerenza nell’aver sempre detto che sarebbe stata necessaria una versione allargata del “ticket” – si appella ai Milanesi mentre meno di un mese fa si è allineato alla consueta mediazione al ribasso voluta da PDL e Lega che ha prolungato di un altro anno la sperimentazione. Un asfissiante gioco delle parti in attesa che tra un anno (l’1 gennaio 2010) entri in vigore la nuova normativa europea che prevede una soglia di 20 microgrammi per metrocubo invece che gli attuali 50. A quel punto il PNA –ovvero il partito nordista dell’automobile– che per tante altre cose guarda alla Svizzera, alla Germania o alla Svezia, dovrà spiegare perché a Milano si respira peggio che al Cairo. Beniamino Piantieri |
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