UN NUOVO CANTIERE PER IL WELFARE Associazionismo e privati in campo per sollecitare più interventi per il sociale
Solo “briciole” al Welfare. Istituzioni e politica, di destra come di sinistra, non danno risposte ai bisogni sociali. Parte da questa provocatoria denuncia l’iniziativa promossa martedì 8 aprile presso la sede dell’Acli da 36 gruppi e associazioni, non solo di Milano. Dal mondo del volontariato e del terzo settore nasce il “Cantiere per un Patto costituente di un nuovo Welfare”, uno spazio di riflessione e iniziativa sui temi sociali con l’obiettivo di risvegliare l’attenzione delle istituzioni governative sui diritti della cittadinanza e sulla sicurezza sociale. Dalla Casa della Carità al Centro Ambrosiano di solidarietà, dalle associazioni nazionali come Acli, Lila e Lunaria alle organizzazioni che si occupano delle tossicodipendenze come Fict, Forum Droghe e FeDerSerD. Ma l’iscrizione è aperta a tutti, anche ai singoli cittadini. “Serve una grande operazione di tipo culturale per sviluppare coesione sociale”- sostiene Don Virginio Colmegna della Casa delle Carità (ascolta l’intervista). “Non possiamo essere soltanto chiamati a colmare i buchi e nelle emergenze”. E per quanto riguarda i rom? “Serve sviluppo urbanistico. Nella Milano dell’Expo non dovrà esserci nemmeno una favelas”. Anche il ceto medio popolare oggi è in grave difficoltà, spiega Gianni Bottalico- dell’Acli Milano (ascolta l’intervista). “Una larga fascia di popolazione non è rappresentata dalle istituzioni. Bisogna portare al centro dell’attenzione politica i problemi veri delle persone; il lavoro e i servizi alla famiglia”. Chiunque vorrà potrà aderire al Patto e avanzare proposte attraverso il nuovo sito web www.cantierewelfare.org attivo tra pochi giorni. Dal lavoro e dalla collaborazione di tutti emergerà una vera e propria piattaforma sul welfare che verrà presentata in tarda primavera.
Giulia Cusumano
In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 9 Apr 2008 - 14:13