.: Discussione: Parcheggi a Milano
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Da ChiamaMilano di oggi.
Cordiali saluti a tutte/i Antonella Fachin Consigliere di Zona 3 Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano PS: candidata al collegio 12 Milano Lambrate - Forlanini per la lista civica "un'ALTRA PROVINCIA" Massimo Gatti Presidente ------------------------------------------------------------------------------ SINCERITÀ, UN ELEMENTO IMPRESCINDIBILE… L’Assessore Masseroli a tutto campo, tra retromarce sul parcheggio alla Darsena e sogni di cemento ![]() Parola di Carlo Masseroli, Assessore all’urbanistica di Milano, intervenuto mercoledì al convegno “Milano e la via d’Acqua: quale ruolo per i Navigli?”. Lo stesso che pochi minuti dopo non ha esitato a definire il bacino del Lambro lo “zerbino della città”, lasciato a sé stesso da un’amministrazione negligente che ora “cercherà di ripristinare il verde nell’area ambientale per ridare all’acqua una sua funzione”. Lo stesso che poco prima di definire il progetto della via d’acqua presentato agli ispettori del Bureau International des Expositions “un’evocazione” ha fatto un “mea culpa” sulla situazione del Ponte delle Gabelle ai Navigli. Lì dove “c’è una palazzina di proprietà del Comune che da trent’anni serve solo a contenere documenti vecchi. E’ inutile. Sarebbe meglio metterla all’asta, magari veder nascere un ristorante che valorizzi la città”. Eh sì, come dargli torto: in zona Navigli manca proprio un posto dove andare a mangiare… Infine il principio cardine dell’incontro: “la parola d’ordine non è costruire, ma valorizzare” ha annunciato l’Assessore. Beh, vale per i Navigli, certo. E’ di questo che parla il convegno. Sul resto della città si dia pure avvio al valzer delle ruspe. Del resto il sogno che ha sempre nutrito è quello di edificare cubature per 700.000 nuovi milanesi che, però, nemmeno se si facessero approdare i barconi dei profughi in ripa di Porta ticinese, piuttosto che rispedirli nei lager libici, si riuscirebbero a contare. Masseroli ci ha abituato alle sue boutades. Certo, non ha la verve né l’eccentricità del fu Assessore alla Cultura Vittorio Sgarbi, ma quando parla, è un fiume in piena che nemmeno i giornalisti “rompipalle” riescono a fermare . Peccato nemmeno i suoi apprezzino la sua sfrontatezza. Non manca situazione in cui la maggioranza critichi pubblicamente o si esprima in maniera opposta rispetto alle politiche urbanistiche predilette dall’Assessore. Voto dieci comunque per la schiettezza. Sincerità, un elemento imprescindibile... Giulia Cusumano |
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