Prima di Pasqua leggevo questo articolo del Corriere della Sera sull'Expo. E condivido con l'autore che questo Expo porterà dei cambiamenti giganti nella città (a livello di strutture, a livello economico, a livello sociale, ecc). Ma Garzonio dice anche: "E v'è da creare una cultura dello sviluppo che, senza demonizzare mercato e produttività, metta al centro l' uomo e la vivibilità". E su questi temi si sono focalizzati numerosi commenti post "vittoria".
Viene da chiedermi: l'evento Expo non potrebbe essere un momento per ripensare la sostenibilità della città? E ancora: dove, a che livello, e in che modo è sostenibile coinvolgere i cittadini in/nelle scelte di questo Expo? sostenibile per la città, per i cittadini, ma soprattutto per i suoi rappresentanti.