.: Discussione: Siamo letti dal Consiglio Comunale?
Opzioni visualizzazione messaggi
Seleziona la visualizzazione dei messaggi che preferisci e premi "Aggiorna visualizzazione" per attivare i cambiamenti.
:Info Utente:
![]()
:Info Messaggio:
Punteggio: 0
Num.Votanti: 0 Quanto condividi questo messaggio?
|
![]()
accedi per inviare commenti
|
DEMANIO-EDILIZIA PUBBLICA
ALLEGO DUE MOZIONI PROV.BOLZANO Mozione n. 467/07-XIII Data: 12.06.2007 Oggetto: Blocco definitivo di assegnazione di alloggi popolari a chi non ha lavorato almeno il 90% del tempo trascorso dopo il periodo scolastico Primo/a firmatario/a: Seppi Donato Materia principale: Edilizia abitativa Bolzano, 19 ottobre 2006 Al signor presidente del Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano B o l z a n o MOZIONE Gli inquilini incivili, maleducati e vandali assegnatari di alloggi sociali devono essere sfrattati dalle case popolari "senza se e senza ma". Siamo consci degli enormi sacrifici che i responsabili dell'Ipes stanno facendo da anni per risolvere il problema della convivenza all'interno delle case popolari dove alcune famiglie assegnatarie riescono a minare la pace e la tranquillità all'interno di interi condomini; siamo altrettanto consapevoli che i risultati ottenuti dall'Ipes in questa direzione sono assolutamente inconsistenti! La problematica è infatti sempre più grave e sentita e non può più essere ne sottovalutata ne sottaciuta in quanto aumenta in modo esponenziale giorno dopo giorno nella totale incapacità dell'Ipes nel risolvere e nell'arginare fenomeni di assegnatari di case popolari totalmente disabituati all'educazione, al vivere civile e al rispetto per il prossimo. Quello che in questa situazione risulta inaccettabile è che l'Ipes ritenga doveroso che gli inquilini educati e civili degli stabili popolari, normalmente facenti parte di famiglie di operai e pensionati, avrebbero l'onere di educare i maleducati, rendere civili gli incivili, convertire all'onestà i ladri ed i danneggiatori di parti comuni e magari …. di ridare la vista ai ciechi! Sciocchezze di questa natura e sparate di questa spavalderia che si ricavano da lettere inviate dall'Ipes agli inquilini che protestano giustamente, nascondono, oltre al totale fallimento di ogni azione deterrente nei confronti degli incivili, anche gli obblighi, sanciti dal codice civile, a carico dell'Ipes che in qualità di proprietaria degli appartamenti dati in affitto deve garantire il pieno godi2 mento del bene (alloggio) e, di conseguenza, farsi carico della qualità della vita all'interno delle case popolari isolando e, se serve sfrattando, eventuali famiglie di incivili. Del resto ciò è ampliamente previsto anche dai regolamenti condominiali e dalle leggi in vigore. Venendo meno a questo obbligo l'Ipes si potrebbe porre nella condizione di non rispettare le clausole contrattuali e quindi gli inquilini "civili, onesti ed educati" avrebbero la facoltà, quando i fatti contestati fossero dimostrabili, di non pagare, in tutto o in parte, l'affitto a loro spettante perché non tutelati proprio dal proprietario dello stabile nel pieno godimento del loro appartamento. Ora, siccome noi siamo consapevoli che gli alloggi popolari realizzati con i sacrifici di tutti i cittadini sono da considerarsi di pubblica proprietà e pretendiamo assolutamente che gli inquilini paghino l'affitto dell'alloggio che occupano è ovvio che se gli stessi ritenessero di bloccare pagamenti futuri sulla base di violazioni ai loro diritti e quindi risultassero nella possibilità legale di farlo, la responsabilità per eventuali introiti mancanti sarà solo ed esclusivamente da addebitarsi all'Ipes. È ora che i responsabili dell'Istituto inizino a riflettere seriamente sulla questione esposta e a prendere atto che sfrattare famiglie di maleducati, incivili e vandali dalle case popolari è un loro preciso dovere, sancito dalla legge e dai regolamenti in vigore. ad applicare in modo rigido e intransigente tutte le norme legislative e regolamentari che regolano la vita all'interno delle case IPES quando esse risultassero violate e assumendo nei confronti di tutti gli assegnatari che non le rispettassero tutti i provvedimenti previsti giungendo senza remore anche allo sfratto nei casi in cui le 3 violazioni lo prevedano. Donato Seppi f.to cons. prov.le Donato Seppi Beim Landtagspräsidium am 23. Oktober 2006 eingegangen, Prot. Nr. 5999/KM Pervenuta alla presidenza del Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano il 23 ottobre 2006, n. prot. 5999/hz DOMANDA POSTA SU partecipaMi Nello spirito di partecipaMi, vorrei capire in cosa consiste il lavoro della sottocommissione consiliare, istituita dal Consiglio comunale per l'abusivismo. L'Amministrazione comunale mostra molta attenzione ai più bisognosi. Sono io la prima a credere che aiutare il prossimo fa bene oltre che al prossimo anche a noi stessi. Però non dimentichiamo che aiutando non si deve danneggiare chi non richiede aiuto e cerca di cavarsela con quello che ha. Faccio un piccolo esempio: nel nostro civico abitanto parecchie persone anziane che vivono della pensione. Hanno investito i risparmi di una vita e si sono indebitati per acquistare la casa dove hanno vissuto da sposini, da genitori ed ora da nonni e dove sperano di chiudere gli occhi serenamente. Ma aimè la situazione non è così! Ci sono appartamenti che il Comune non ha venduto ma ha affittato (ci sono anche abusivi) a famiglie "bisognose". Se ho capito bene ad affitto zero? (affitto sociale?). Purtroppo queste famiglie "bisognose" sono della peggior specie in quanto, non dovendo pagare nulla (neppure le spese condominiali), compiono atti di vandalismo e comportamenti incivili. Il nostro amministratore ogni anno ci presente un bilancio sempre più disastroso. Abbiamo troppi soldi non incassati e quindi ogni anno le spese di noi paganti aumentano per sopperire a ciò. Andiamo in banca con il nostro Mav e paghiamo, contenti che anche questa volta ce l'abbiamo fatta. D'altro canto però vediamo cosa succede a queste famiglie "bisognose": hanno l'auto o motorini e anche più di una per famiglia; hanno i cellulari tutti in famiglia; vestono "firmati"; colazioni e merende spesso al bar; si vedono spesso ubriachi e quindi si presume che bevano; poi si vedono arrivare mobili, pc, televisioni mega, giochi mega. Di cosa vivono? L'assegno sociale? Ma lavorare e pagare no? Ho fatto il piccolo esempio del nostro civico ma nel condominio ci sono altre famiglie di questo tipo. Penso che Milano sia piena di queste piaghe della società. Ciò non mi consola ma mi fa pensare che il Comune dovrebbe avere attenzione anche per noi che ci sentiamo presi in giro quando corriamo in banca a pagare. Chiediamo solo: ma dopo aver elargito case e sussidi come viene seguita la cosa? Si controlla se lavorino? e perchè no? si controlla come vivono perchè mi sembra meno dispendioso effettuare questi controlli che continuare ad elargire. E poi per tutta la vita? Quindi i nostri figli e nipoti dovranno a loro volta sobbarcarsi di questi pesi che in molti casi sono "parassiti". Maria Barani - Condominio Via San Paolino 24/38 - Milano - Zona 6 |
|
![]() ![]() |
|