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Gent. Sig.ra Intra ed Egr. Ass. Terzi, in riferimento alla sperimentazione dei mercati ed alla intensa discussione in atto fra cittadini e politici, desidero esprimere le mie opinioni in merito. Apprezzabile il tentativo posto in essere dall’Ass. Terzi di mettere ordine nel “marasma” dei mercati scoperti (mi chiedo, tuttavia, se gli effetti di tale operazione dureranno soltanto quanto il periodo di campagna elettorale!), ma trattasi a mio parere di un segnale che dovrebbe precedere l’adozione di misure a carattere strutturale e risolutivo e non di semplici cure palliative e contingenti. Alcuni esempi: 1) riduzione drastica degli orari di permanenza degli ambulanti nelle vie cittadine, peraltro, gia' da tempo promessa e, a tutt’oggi, non ancora applicata. Qualche dubbio o ahimé certezza sorge al riguardo, vista l’imminenza dello svolgimento delle elezioni regionali: che sia l’ennesima trovata atta a raggiungere l’obiettivo di voto? Mah……! 2) Frazionamento dei numerosi mercati, le cui dimensioni hanno raggiunto dei livelli macroscopici ed ingestibili anche da parte delle forze di polizia locale, e che tante difficoltà e disagi creano ai cittadini residenti. 3) Riduzione del numero di licenze concesse copiosamente in questi ultimi anni, senza tenere conto della concreta capacità di contenimento da parte dei quartieri ospitanti. 4) Scelta di allocazione degli stessi più adeguata e razionale, tale, da consentire agli operatori di lavorare in condizioni migliori e, finalmente, ai residenti di condurre una vita normale nei quartieri di appartenenza, senza ritrovarsi “letteralmente in casa” le bancarelle per giornate intere, dall’alba sino a tarda sera: tutto ciò, a causa delle dimensioni oltremodo ridotte delle strade interessate dai mercati. Ritengo che se l’Amministrazione comunale di turno avesse il coraggio e la forza di porre in essere tali iniziative, il problema si ridimensionerebbe considerevolmente e i diritti di tutti risulterebbero rispettati, evitando così di farci dire ogni volta: “Nil novi sub sole” ! |
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