Incontro tra Regione, Provincia e Comune per giungere, entro un massimo di venti giorni, ad un accordo congiunto. L'assessore Cadeo parla di "soluzione vicina"
Un incontro "esplorativo" quello svoltosi oggi tra Regione, Provincia e Comune a Palazzo Pirelli. Il tema è stato quello dei rifiuti, per evitare che anche a Milano diventi un'emergenza. La proposta è quella di predisporre un Piano congiunto che affronti preventivamente la questione oltre a fare il punto sull'eventualità di realizzare un nuovo termovalorizzatore per lo smaltimento.
All'incontro erano presenti il presidente della Regione Roberto Formigoni, della Provincia Filippo Penati e l'assessore comunale al Decoro urbano, Maurizio Cadeo che, al termine dell'incontro ha dichiarato: “Alla base dell’incontro con Regione e Provincia c’era un clima estremamente positivo, di condivisione di idee e progetti. Il tavolo tecnico-istituzionale sarà snello e si chiuderà al massimo tra 20 giorni. Il suo scopo sarà, tra gli altri, quello di determinare con precisione la quota di rifiuti da smaltire, tenendo presenti quattro punti: la riduzione della produzione di rifiuti; l’aumento della percentuale di raccolta differenziata in modo realistico ed effettivamente perseguibile; determinare la quota di rifiuti da termovalorizzare calcolando anche la “quota di solidarietà” per le emergenze; le nuove tecnologie che garantiscono uno smaltimento dei rifiuti più efficiente e in completa sicurezza, anche ambientale. E’ caduta finalmente la pregiudiziale ideologica che vedeva l’utilizzo del termovalorizzatore come alternativa alla raccolta differenziata: ora è chiaro a tutti che, così come accade in tutta Europa, i due metodi devono essere utilizzati nella stessa misura”.
All'esame due aree: via dei Missaglia e via Ripamonti
Trasloco Chinatown: «Scelta in un mese»
Vivisarpi: «Una scaletta temporale è necessaria. La pedonalizzazione del quartiere era nel programma elettorale della Moratti»
Un mese di tempo per chiudere la trattativa su Chinatown e avviare le procedure di trasferimento delle attività all'ingrosso. L'ultimatum arriva alla giunta dal consiglio comunale, dove ieri sera è stata rinviata su pressione di Forza Italia la mozione leghista per istituire dal 1˚ maggio la Ztl, con l'obiettivo di arrivare in sei mesi alla pedonalizzazione di via Sarpi e strade adiacenti. Il testo è stato «congelato» per non interferire nelle trattative del Comune, ma verrà riproposto il 28 febbraio se nel frattempo non ci saranno «novità». Delusi i residenti. Due le aree all'esame per la delocalizzazione: in via dei Missaglia e in via Ripamonti.
«Capisco che i cittadini e i negozianti abbiano ormai esaurito la pazienza — sottolinea il capogruppo della Lega Matteo Salvini annunciando la disponibilità al rinvio della mozione — ma piuttosto che vanificare tutto diamo l'ultimo mese di tempo, per evitare di dividerci su un tema che invece deve vedere il consiglio unito». I residenti prendono atto, ma non sono entusiasti della decisione che ha evitato una spaccatura nella Cdl e la probabile bocciatura del testo in aula. «Non ha senso continuare a rinviare — attacca Pierfranco Lionetto di Vivisarpi —. Una scaletta temporale è necessaria. La pedonalizzazione del quartiere era nel programma elettorale della Moratti». Contro il rinvio prende posizione il centrosinistra, pronto a sostenere la proposta lumbard per la pedonalizzazione. «Un fatto grave e sbagliato — commenta Pierfrancesco Majorino del Pd —. Ancora una volta l'amministrazione non riesce a fissare tempi e termini chiari».
Frena il capogruppo di FI Giulio Gallera. «E' in atto un lavoro concreto da parte della giunta — sostiene —. Si sta individuando l'area e sarebbe assurdo pregiudicare il percorso. Il nostro impegno per garantire tranquillità ai residenti è assoluto, chiediamo solo un rinvio di qualche settimana». La palla è nelle mani dell'assessore allo Sviluppo del Territorio Carlo Masseroli, il quale ai cittadini ha ipotizzato questo iter: un paio di mesi per chiudere la trattativa, altri due-tre mesi per i permessi e due anni per costruire la struttura che dovrà ospitare i commercianti cinesi. Si ragiona appunto su due aree: in fondo a via dei Missaglia e in via Ripamonti, non lontano dalla sede dello Ieo.
Rossella Verga 29 gennaio 2008
In risposta al messaggio di Piermario Sarina inserito il 26 Gen 2008 - 18:19