.: Discussione: Una iniziativa riuscita
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Allego anche la copia originale dell'Interrogazione PII Marchesi-Taggia / Parco delle Cave presentata durante la seduta del Consiglio comunale di Milano del 12 maggio 2008. Di seguito il testo dell'interrogazione: UFFICIO ATTI CONSILIARI Presentato il 12.05.08 I n t e r r o g a z i o n e Oggetto: P.I.I. Marchesi-Taggia / Parco delle Cave Premesso che • in base all’art. 21 della Costituzione Italiana, tutti i cittadini hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione; • è diritto di ogni cittadino chiedere ed avere risposte dall’Amministrazione pubblica in merito alle opere edificatorie sul territorio del Comune di Milano; Considerato che • si è giunti a conoscenza del fatto che un cittadino operante da vent’anni nel volontariato del Parco delle Cave, distintosi nella lotta al degrado e allo spaccio di droga, senza interessi soggettivi nella fattispecie, ha subito, senza preavviso alcuno, una pesante richiesta di danni per aver diffuso, a giudizio di imprenditori operanti nel PII Marchesi Taggia (i cui dati sono stati desunti dalla cartellonistica di legge esposta nei cantieri) notizie che sono di pubblico dominio ma che sono da essi ritenute false, e che i danni derivanti da tale suo comportamento sarebbero stati quantificati dagli interessati in cifre inverosimili, ammontanti a diverse centinaia di migliaia di euro; • un tale genere di richiesta ha, in ogni caso, l’evidente effetto di intimorire chi s’interessa delle questioni riguardanti il detto PII, adombrandogli il pericolo di una pesantissima azione legale nel caso in cui non ottemperasse a quanto intimatogli, cioè, sostanzialmente, di recedere dal suo interessamento del tutto civico e civile; • detto cittadino è stato espressamente invitato dall’assemblea della Rete Civica di Milano (Palazzo Marino, il 12 gennaio scorso) a circostanziare ai rappresentanti istituzionali le sue personali preoccupazioni circa l’insediamento PII Marchesi Taggia, e che la sintesi di tale colloquio risulta da un articolo pubblicato sulla rispettiva rivista in data 7 febbraio, in cui non si riscontra alcunché di nemmeno potenzialmente diffamatorio, ma soltanto dati oggettivi tratti ed elaborati dal sito web del Comune di Milano riguardanti il PII Marchesi Taggia, oggi denominato dalla cartellonistica sopracitata “PII Parco delle Cave”; • negli scritti del cittadino e nei contributi di numerosissimi altri cittadini al web-dibattito (pubblicati in portali web, previa approvazione dei rispettivi moderatori) si descrive lo stato di avanzamento del cantiere, producendosi ampia documentazione fotografica delle ripercussioni ambientali e paesaggistiche, riguardo alle quali risulta per lo meno lacunosa, se non assente, l’informazione dovuta alla cittadinanza dalle Istituzioni e dagli stessi costruttori (cooperative, a quanto pare); • negli scritti vengono poste altresì precise domande ai referenti istituzionali, rimaste sempre senza risposta alcuna nonostante il loro crescente numero e la preoccupazione che da esse traspare; • un comitato di cittadini, nella piena legittimità costituzionale, ha richiesto delucidazioni al Comune di Milano in merito al PII Marchesi Taggia, senza aver ricevuto adeguate risposte, che, invece, avrebbero dovuto essere tecniche, amministrative, politiche e giuridiche nella loro completezza e connessione; • in passato un altro cittadino, esercitante un ruolo istituzionale, ha ricevuto un simile “trattamento”, sempre riguardante la presunta pubblicazione di notizie presuntamente non veritiere (secondo il parere degli interessati, ovviamente) e riguardanti il PII Marchesi Taggia; • i costruttori, probabilmente cooperative, pur non essendo mai stati citati negli scritti o altrove, si sono mostrati stranamente “sensibili” a tali interessamenti, riguardanti esclusivamente la tutela del “Parco delle Cave”, ed hanno instaurato, a quanto sembra, la prassi dell’utilizzo dei metodi dissuasivi sopra descritti. Si interroga il Sindaco del Comune di Milano e l'Assessore competente per avere in modo comprensibile risposta circa • una spiegazione del preoccupante nesso causale, tipico di altre “culture”, per cui, nel rispetto del diritto-dovere dei cittadini di verifica della trasparenza di un grande insediamento incombente sull’oasi naturalistica del Parco delle Cave e in concomitanza di circostanziate richieste di accesso agli atti rivolte all’Amministrazione pubblica milanese, si abbia il riscontro della minaccia di una pesantissima azione legale da parte di soggetti interessati all’edificazione; • il dubbio, da verificarsi a tal punto con estrema precisione e profondità, se siano stati veramente effettuati e approfonditi tutti i dovuti controlli circa la regolarità e conformità della documentazione afferente i permessi di costruire riguardanti il PII Marchesi Taggia in relazione all’effettivo stato di fatto dei luoghi; • l’opportunità, se non la necessità, di monitorare attentamente, per mezzo di personale qualificatissimo o, in assenza, di specialisti in materia ambientale e storica, lo svolgimento dei lavori, in considerazione della particolare “sensibilità” paesaggistica, naturalistica e storica del luogo interessato dall’intervento edilizio; • quali strumenti possono concretamente e legittimamente attivare i cittadini per verificare la trasparenza delle opere in corso e di quelle progettate nel futuro senza incorrere nelle “ire legali” degli interessati, specie allorché si tratti di situazioni di pubblico interesse, come nel caso di specie. Carlo Montalbetti Basilio Rizzo Matteo Salvini Vladimiro Merlin
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