Opzioni visualizzazione messaggi
:Info Utente:
![]()
:Info Messaggio:
Punteggio: 0
Num.Votanti: 0 Quanto condividi questo messaggio?
|
![]()
accedi per inviare commenti
|
Da milano.corriere.it:
dalla parte del cittadino Quei viali senza più piante «uccise» da cemento e incuria Gentile signora Bossi Fedrigotti, sono una cittadina di Milano che vorrebbe attirare l'attenzione dei concittadini su un problema che sta diventando drammaticamente visibile a tutti in città. Mentre il maestro Abbado vorrebbe far piantare novantamila alberi impegnandosi a rendere più vivibile la città, se ne stanno facendo morire la metà di quelli già esistenti, uccidendo in questo modo un patrimonio inestimabile. Come è potuto succedere? Succede che le decine di potatori assunti secondo me non sono per nulla professionali: operano dei veri e propri omicidi tagliando tutti i rami fino al tronco. Non avendo più la pianta il necessario nutrimento che passa attraverso le foglie, deperisce nel giro di poco, vittima delle malattie causate dalla sua improvvisa debolezza procurata dalla potatura. Vorrei poi aggiungere che non è una soluzione uccidere una pianta di quarant'anni e piantarne una nuova, esile come uno stuzzicadenti e non più alta di due metri. Uccidere una pianta è un attentato alla vita. Vuol dire odiare la vita. Perché Milano deve maltrattare il verde in questo modo? Ormai si incontrano sempre più spesso viali che un tempo erano bellissimi e ora sono completamente spogli. |
|
![]() ![]() |
|