Gentile Mimma Di Marco, certamente i comitati di quartiere ben rappresentano l'impegno dei civico dei cittadini che si organizzano per dare vigore alla propria voce. L'esperienza dei comitati sarà preziosa per analizzare e rilanciare la partecipazione cittadina.

Mi sembra però importante ricordare che l'obiettivo centrale dell'incontro 'Cittadini che ci credono!' è quello di discutere della partecipazione e di come l'e-participation possa sostenerla e incrementarla, ed è su questo focus che chiediamo a tutti di costruire i propri interventi, perché noi - la Fondazione RCM e il Laboratorio di Informatica Civica del Dipartimento di Informatica e Comunicazione dell'Università degli Studi di Milano - siamo impegnati a sperimentare e a fornire ai cittadini strumenti, luoghi, occasioni per la partecipazione. Vi chiediamo dunque di contribuire su questi temi. Quello che, per motivi di tempo e di opportunità, non potremo affrontare saranno i 'contenuti' veicolati dai cittadini, dai comitati e dalle associazioni, se non per comprendere quali forme possono sostenere la protesta e quali, invece, la proposta. Ci sembra infatti che se la partecipazione dei cittadini fosse sollecitata in fase di progettazione per coinvolgerli fin dall'inizio, allora probabilmente avremmo meno occasioni di protestare, pratica necessaria e che va sempre garantita, ma meno creativa della proposta!