Stefano Filippo Riva ha scritto: "Purtroppo scopro dall'intervento precedente al Suo che la documentazione era già presente tra quella in possesso del Consiglio di Zona, e me ne rammarico, sia come consigliere che come cittadino; E' indubbio però, per rispondere al Suo intervento, che un interessamento ulteriore sia doveroso. Non credo che in consiglio di zona sia più possibile far nulla in quanto il parere, seppur non vincolante, è già stato dato; si può però insistere con il comune di Novate, mettendo a conoscenza i consiglieri comunali di questa "insolita" situazione, e sopperendo alla mancata conoscenza del problema da parte del consiglio di zona 8."

Se possibile, seguendo l'approccio collaborativo... sulle possibilità operative: 1) concordo nell'informare i consiglieri comunali di Novate Milanese. Se vi attivate, fate cosa buona, giusta e doverosa; 2) sarebbe anche utile, doveroso, equo ed onesto informare anche i consiglieri comunali, del Vostro gruppo politico, presso il Comune di Milano, della situazione "alquanto particolare" che c'è attorno al citato Accordo di Programma. Tenendo presente che, oltre ai rischi ambientali, ci sono, già documentati agli atti, presso il Comune di Novate Milanese, Provincia di Milano e Regione Lombardia, vizi di legittimità sui provvedimenti amministrativi, in itinere o meno, già esternalizzati; 3) sarebbe utile, doveroso, equo ed onesto che il Vostro gruppo politico, contatti il work group creato all'interno della RSU INT per approfondire le tematiche discusse; 4) giuridicamente si potrebbe anche intervenire sul parere dato dal Consiglio di Zona... attraverso l'istituto della revoca... bisognerebbe lavorarci sopra... e saperlo utilizzare. Ossia, dalle parole biogna passare ai fatti... in stand-by sugli sviluppi... Dario Galimberti