.: Discussione: Box privati sotterranei
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Da ViviMilano:
http://www.corriere.it/vivimilano/cronache/articoli/2007/11_Novembre/21/alberi_danni_ricorsi.shtml «Piazza Bernini, piante tagliate: uno scempio» Alberi e danni. Box, boom di ricorsi Comitati, cinque nuove cause: «Abbiamo paura, i tiranti usati per i lavori mettono a rischio la stabilità delle case. Non ci fermeremo» Sono arrivati ieri alle sette del mattino, hanno tagliato i rami, segato i tronchi, caricato i pezzi sui camion. Una giornata di lavoro, per abbattere nove frassini e sofore. Alberi che erano là da decenni, nelle aiuole centrali di piazza Bernini. Buttati giù. Per far posto a un parcheggio sotterraneo da tre piani per 243 auto. Piazza recintata e lavori partiti il 25 settembre scorso. Ma gli abitanti depositeranno a giorni un ricorso in Tribunale. Un primo ricorso al Tar per piazza Bernini c'è già stato. Lo ha proposto il titolare di un bar. È stato respinto il 14 novembre, come annunciano i costruttori, So.in.so. e Cooperativa Città Studi nuova, in un cartello apparso in questi giorni sulle recinzioni del cantiere. Altri abitanti si preparano però a una nuova azione legale, stavolta di fronte al giudice civile. Oltre 200 cantieri, più di un miliardo di euro come giro d'affari, quattro colossi che si sono aggiudicati la maggior parte delle gare. Questo è il business colossale dei box interrati che secondo il progetto del sindaco-commissario al traffico Albertini avrebbero dovuto contrastare l'emergenza smog. L'effetto collaterale sono decine di proteste, azioni legali, piazza sventrate. E danni alle case vicine agli scavi, come è accaduto in via Ampère. Secondo gli abitanti è colpa dei «tiranti»: cavi che nella prima fase di costruzione dei box vengono «avvitati» nella terra circostante per sostenere le mura perimetrali del parcheggio. E proprio sui tiranti si concentrano le nuove richieste di bloccare i lavori: in piazza Bernini, via Monte Rosa, via Correggio e piazzale Accursio (arriveranno a Palazzo di giustizia nelle prossime settimane), Rio de Janeiro (prossima udienza il 9 gennaio) e Bazzini (i giudici ha dato ragione agli abitanti). Le motivazioni le spiega l'avvocato Mario Cosentino, che assiste i cittadini di via Bazzini e piazza Bernini: «Per introdurre i tiranti sotto le case, visto che il sottosuolo è di proprietà dei padroni dell'edificio, serve il loro consenso. In caso contrario, nessuno può inserire attrezzature "in casa d'altri" ». Alternativa? «Ci sono altre due tecniche di costruzione non invasive dell'altrui proprietà ». Ma costano molto di più, nell'ordine di centinaia di migliaia di euro a seconda di quanto è grande la struttura. Piazza Bernini è uno dei 26 parcheggi per cui la giunta Moratti ha previsto il «riesame». La commissione che si è riunita lo scorso dicembre, e che ha concesso il via libera, ha ammesso: «è ipotizzabile che i tiranti in progetto ricadono sotto i corpi di fabbrica fronteggianti la piazza, e non nel sedime dei cortili retrostanti». È proprio il motivo per cui i tiranti in via Bazzini sono stati proibiti. Gianni Santucci 21 novembre 2007 |
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