Apprezzo questa spiegazione, mi auguro che il futuro veda una e-communication più sciolta, sempre personale, civile e veloce.

Corritore stamattina ai microfoni di Radiopop parlava di internet pubblico, aperto a tutti.

Leggevo poi, su Punto Informatico, di Bergamo in wi fi. Non è la prima città, non sarà l’ultima.

Spero che Milano - che ha fermato la sua favolosa e onerosissima cablatura alle soglie delle periferie - non debba a breve raccogliere anche questo primato in negativo. Banalmente, un esempio: via Mecenate è Fastweb con gli elevatissimi costi che sappiamo, via Malipiero (dietro l’angolo) è e rimane cavetto con disguidi infiniti, e prezzi da vergogna…A Crescenzago, il giochetto si ripete.

Grande idea, quindi, la banda pensata bene pubblico come l'acqua, come i trasporti - e non scelgo questi esempii a caso - in epoca di broad band che sono in realtà delle vere bande del…buco.

Mi rendo conto che la proposta dell’internet bene pubblico è da rivoluzione copernicana, allo stato dei fatti, delle leggi e dei progetti più o meno… Urbani. Ma finchè c’è web che gira, c’è speranza.

Un messaggio infine per Dario Fo: ti stimo tantissimo, colgo (artista anch’io) tutta la vitalità del tuo gesto sia quando dipingi che quando reciti o scrivi.

Ma. Per quel che vale. Considerato che abbiamo in questi mesi da scalare in centinaia di vie milanesi i megacartelloni luminosi rifulgenti giovinezza e glamour della sig.ra Brichetto …che l’altrettanto patinato presidente del Consiglio sta cavalcando con  le sue valchirie sulle note di un poderoso “efforza ittaaaaliiiaaa”… mettendo a tacere lo scandalo di molti cittadini, vivi o morti, derubati......non dichiarare più, polemicamente, che li vorresti tutti con te, quei tre non a caso, come in una specie di compagnia di giro in cui tu, trascinante capocomico, faresti il mattatore….

datevi aria, che a Milano ne abbiamo troppo poca,

datevi spazio, che anche quello manca,

se no ci toccherà sventolar …

.nooooooo…..non voglio…pietà!….

.bandiera bianca!

Elisabetta Pellarin