.: Discussione: Case, edilizia, gestione del patrimonio comunale ecc.
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Da Chiamamilano:
CASE DA FAVOLA Quando la realtà supera la fantasia e le case in centro costano meno di quelle con l’amianto in periferia C'era una volta un paese in cui poveri e ricchi convivevano felici. L'amministrazione di questo paese si prendeva carico dei bisogni di tutti. Garantiva ai cittadini una casa dignitosa, offriva loro dei servizi efficienti, distribuiva impieghi attraverso un criterio meritocratico. Nel paese dei Balocchi regnava l'armonia, perchè ognuno sapeva di poter contare sul supporto e sulla tutela dei governanti. Dalla parte opposta del pianeta c'era un paese di nome “Affittopoli”. Qui le cose andavano meno bene. I poveri erano indispettiti perchè solo i ricchi avevano il sostegno dei governanti i quali concedevano per pochi spiccioli, a chi invece poteva permettersi affitti a prezzi di mercato, case, negozi e uffici nel centro. Anche qualche povero riceveva la casa dal governo, ma si trattava di case piccole e trascurate, collocate all'estrema periferia del paese, spesso insalubri. Ascolta l'intervista a Barbara Ciabò, Consigliere comunale (AN) e Presidente della commissione Casa e Demanio Dopo 4 anni il governo di questo paese cambiò. Tutti speravano che i nuovi amministratori del patrimonio immobiliare pubblico avrebbero modificato i contratti d'affitto dei più ricchi, esigendo da loro molte più monete. Queste monete sarebbero servite per aiutare i meno ricchi, proprio come si faceva nel paese dei Balocchi. Purtroppo però per altri 8 anni nulla cambiò. Nel 2006 un altro governo arrivò ma le cose rimasero tali e quali per un bel po' di tempo. Il nuovo governo evidentemente era in una fase di studio del problema e la situazione ereditata dai governi precedenti troppo ingarbugliata per poterla dipanare in quattro e quattr'otto. Dopo un anno e mezzo di studio –di inerzia, secondo i soliti maligni– una bella mattina il governo si svegliò e annunciò a tutti che aveva deciso di vendere tutti gli immobili del centro che per quasi 15 anni erano stati dati in affitto ai ricchi a cifre irrisorie. Ascolta l'intervista a Giulio Gallera, Capogruppo FI a Palazzo Marino Qualcuno disse che era “finita un'epoca vergognosa.” Stranamente lo disse chi da tempo era stato parte dei governanti (intervista Giulio Gallera). Tra i poveri e i loro difensori si parlò di poca trasparenza. “Ma come? –dissero in molti– Fino ad ora il governo sapeva tutto e non ha fatto nulla, molti degli attuali governanti sono gli stessi che per anni su questa situazione hanno taciuto, e ora c'è tutta questa fretta di vendere? Non sarà per caso che questo governo ha bisogno di tante monete per riempire qualche fastidioso buco nel bilancio annuale?” “No –risposero i governanti– noi stiamo procedendo in maniera assolutamente trasparente, vogliamo ristabilire una giustizia.” E allora perchè non ristabilire una giustizia anche per le case dei poveri, quelle che stanno in periferia, fatiscenti, afflitte da infiltrazioni d’acqua e con problemi di bonifica dell'amianto? Quelle che da anni attendono una ristrutturazione. Perchè non garantire a tutti i sudditi una casa dignitosa, dei servizi efficienti e degli impieghi attraverso un criterio meritocratico? Ascolta l'intervista a Vladimiro Merlin, Capogruppo di Rifondazione Comunista a Palazzo Marino Tutti se lo chiedevano, ma tutti, in cuor loro, sapevano benissimo che il paese di Affittopoli non sarebbe mai diventato il paese dei Balocchi. P.S. Non sappiamo se esista il paese dei Balocchi. Incontriamo ogni tanto un parente o un amico che ce ne parlano. Ma non ci sono mai stati di persona. Giurano sempre che c'è stato un loro parente o amico. Insomma, è come i coccodrilli nelle fogne di new York: una leggenda metropolitana. O forse un'utopia, una di quelle fantasie su come il mondo dovrebbe essere che ogni tanto ci scaldano il cuore. Su “Affittopoli” invece, purtroppo, non abbiamo dubbi: è la nostra città. Giulia Cusumano |
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