I rallentatori del traffico mancanti sono una piaga purulenta, una ferita aperta in Zona 6.  Non si riesce a far installare quelle poche "castellane" in varie strade ben note per la pericolosità, che consentirebbero di ingentilire il traffico e ridurre gli incidenti spesso mortali ed i pericoli incombenti instancabilmente segnalati a sordi, inutilmente. Poi non si capisce come mai una parte della carreggiata non venga adibita a pista ciclabile protetta, i parametri ci sono e la cosa servirebbe a ridurre la sezione stradale disincentivandone l'uso da pista da corsa, troppo spesso abusata. Poi c'è la nota dolente del marciapiede, si fa un parchetto, ma il marciapiede non arriva, che pena il Comune di Milano e la sua scarsa attenzione ai problemi di sicurezza, funzionalità ed estetica urbana, con un CDZ6 che non ha il "potere" neppure di segnalare una piccola stortura da correggere, o se lo fa il tutto finisce nel dimenticatoio e anche a dolersene non succede mai nulla, il decentramento a Milano è ancora un miraggio, un oppiaceo per tener buona un po' di gente e talvolta viene utilizzato come megafono da imbonimento. Vediamo se l'articolo della giornalista dalla quale attendiamo maggiori credenziali, saprà riportare il problema nella sua interezza all'opinione pubblica e incidere sulla dormiente Amministrazione Comunale.


Enrico Vigo