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Da cattolico sono in disaccordo almeno su tre punti, ma qui mi soffermerò soltanto su quello più strettamente legato al titolo dell'intervento.
Dal mio punto di vista, non credo che la Chiesa debba interloquire esclusivamente con i credenti: il ruolo di un’istituzione morale è di rivolgersi alle coscienze di tutte le persone che può raggiungere A chi gioverebbe se, ad esempio, gli appelli di Amnesty International si rivolgessero esclusivamente agli iscritti della stessa organizzazione? Semmai la Chiesa dovrà spiegare, non imporre, con ancor più forza i motivi per cui depreca l'aborto ed evidenziare le contraddizioni tra il clamore con cui certuni si sollevano se trovano nel piatto un prodotto "OGM" e l'indifferenza con cui un feto umano può essere ucciso ed utilizzato per esperimenti scientifici. Ancor meglio sarà se la Chiesa porterà nel dibattito le soluzioni che ha individuato per la questione! Ricordiamoci poi che siamo tutti adulti e maturi: ognuno trarrà le proprie conclusioni e porterà nella discussione le sue opinioni.
Una piccola provocazione conclusiva: alle volte mi chiedo chi abbia paura delle parole della Chiesa e per quale motivo…
In risposta al messaggio di Massimo Mario Andrea Boncristiano inserito il 10 Dic 2005 - 11:07