Degli orrori non sapevamo, ma che c'era del marcio l'abbiamo detto in Consiglio di Zona, in Comune e in Regione:
non hanno mai voluto ascoltarci
Un ospedale che vuole servire tutto il nordest, ed è un labirinto di corridoi stretti, dove sfrecciano le barelle tra sobbalzi e scossoni ad ogni dislivello; ci hanno detto: "è un servizio pubblico" Un ospedale con le sale operatorie e servizi essenziali posti sottoterra: "servizio di eccellenza" Un ospedale dove un disabile non può muoversi, e non ci sono luoghi sicuri in caso di incendio: "tutto in regola, o in deroga" come il contenitore con 500 litri di ossigeno in mezzo alle case. Bagni piccoli, stanze da cui non si riesce a far uscire un letto o una barella in caso di emergenza: "tutto accreditato" Ora che finalmente sono state bloccate le convenzioni con il Servizio Sanitario ed è stato chiuso il pronto soccorso, nessuno definisce più la Santa Rita "un fiore all'occhiello della Sanità privata Lombarda"
La concorrenza tra pubblico e privato è stata fatta sulla pelle dei pazienti: chi ha autorizzato, chi non ha controllato, e perché?
Come evitare che si ripetano altre cento Santa Rita?
giovedì 12 giugno ore 18.00
(potete arrivare alle 18.30, se non volete iscrivervi a parlare)
tutti in Consiglio di Zona 3
via Sansovino 9 per difendere il diritto alla salute e il Servizio Sanitario
UNIONE di Zona 3 Comitato contro l'Elefante difendiamo la legalità, difendiamo la salute
In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 10 Giu 2008 - 16:33